3 giugno 2012
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Biografia di Isabella Santacroce
• Riccione (Rimini) 30 aprile 1970. Scrittrice. Ultimo libro: Amorino (Bompiani 2012), terzo romanzo della trilogia cosiddetta Desdemona undicesima, comprendente anche V.M. 18 (Fazi 2007) e Lulù Delacroix (Rizzoli 2012). «Non riesco a scrivere in pigiama o in ciabatte».
• Figlia di Nera (violinista) e Giulio (ex pugile), studi al Dams di Bologna, esordio con Fluo (Feltrinelli 1995). Celebre da quando (30 ottobre 1996) Alessandro Baricco scrisse su Repubblica: «Sganciate queste benedette 20 mila lire, comprate Destroy e trovate un posto dove non ci sia musica, né rumore con del ritmo addosso, ma solo fondale di mondo qualsiasi: e leggete (...) Questa scrive musica, carambola timbri, stacca ritmi incrociati e asimmetrici, organizza caos, guarda strabico, stampa dissonanze. Se lo lasci suonare, quel libro, quel che senti è musica, vera e non qualunque». Luciana Sica: «Stupore generale. Reazioni indignate, stizzite. Qualcuno, come Giovanni Raboni, dirà di essere rimasto addirittura inorridito di fronte all’articolo di Baricco. E qualcun altro, Giulio Ferroni, riproporrà la celebre battuta di Totò: “Ma mi faccia il piacere!”. Intanto Destroy è diventato un “caso”, e la sua autrice Isabella Santacroce l’unico nome di culto al femminile nel gruppetto degli enfant terrible delle lettere italiane». Sono seguiti, tra gli altri, Luminal (Feltrinelli 1998), Lovers (Mondadori 2001), Dark demonia (Mondadori 2005).
• Fenomeno mediatico per via di certe pose maliziose, magliette leggermente sollevate, foto sadomaso rigorosamente in bianco e nero. «Mi piacciono gli abiti in stile Biedermeier, i fiocchi al collo, i corsetti, le protesi e i tacchi molto alti». «Il personaggio è capace di tutto, ha pubblicato in internet il seguente annuncio: “Volete rimanere con me dentro una stanza? Volete io sia la vostra Mistress per sessanta minuti? Da oggi è possibile avermi, pagando”» (Camillo Langone).
• «Io sono un’esteta, per me tutto parte dal corpo, per scrivere ho bisogno di sentirlo, farlo potente. Mi alleno molto in palestra, se ho bellezza addosso allora arriva la scrittura» (da un’intervista di Alessandra Retico).
• «C’è chi la venera e chi non la sopporta. Ma Isabella Santacroce si cura poco di queste chiacchiere. A lei interessa scrivere. E niente altro» (Salvatore Coccoluto).
• Collabora con Gianna Nannini: «Perché Gianna è un sole potente, scrivere con lei è stare nell’estate».