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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Giuliano Sangiorgi

• Nardò (Lecce) 24 gennaio 1979. Cantante. Voce dei Negramaro, gruppo pop-rock fondato nel 1999. Grande successo con gli album Mentre tutto scorre (2005) e La finestra (2007). Ultimo album Casa 69 (2010). «Non sono bello, non ho studiato canto, come band non ci interessa il vestito di una canzone, ma riuscire ad arrivare alla pancia della gente». Da ultimo ha rivisitato un brano, scritto da Guido Maria Ferilli nel 1976 e interpretato da Claudio Villa, colonna portante della nazionale azzurra al Mondiale di calcio 2014.
• Nel 2008 sono diventati la prima band italiana a suonare a Milano allo stadio Meazza. «Dalle cantine a San Siro in cinque anni. Così in fretta e così giovane non ce l’ha mai fatta nessuno. Con tre album alle spalle e 30 anni di media, i Negramaro hanno conquistato San Siro. La scommessa è vinta: 40 mila presenti e due ore e mezza di festa» (Andrea Laffranchi). Gli altri componenti del gruppo, tutti nati in provincia di Lecce, sono: il chitarrista Emanuele Spedicato (Veglie 26 ottobre 1980), il bassista Ermanno Carlà (Veglie 17 febbraio 1977), il batterista Danilo Tasco (Salve 26 marzo 1970), il tastierista Andrea Mariano (Copertino 26 marzo 1978), il campionatore Andrea “Pupillo” De Rocco (Casarano 30 novembre 1973). «Siamo sei amici e questo ci permette di vivere tutto in modo giocoso. Abitiamo insieme, affrontiamo il successo rispettando l’amicizia che ci lega: così riusciamo a non fare errori». Del 2007 il primo libro sulla band, Storia di 6 ragazzi, di Lucio Palazzo (Aliberti Editore).
• «“La comune Negramaro è un casolare a 5 chilometri dal centro di Parma. In attesa di aprirne una nel Salento, ci siamo sistemati in Emilia” racconta il tastierista, Andrea Mariano. Una scelta irrevocabile, senza ripensamenti... “Viviamo alla grande e dividiamo tutto. Anche le donne” svela sorridendo Giuliano. “Abbiamo un’organizzazione anarchica che però funziona a meraviglia. A un certo punto della giornata c’è qualcuno che va a fare la spesa e alle ore dei pasti c’è sempre un cuoco disponibile. Le prelibatezze più gettonate sono la mia pasta olio e peperoncino con aggiunta di olive nere, acciughe e pane grattuggiato e il pollo alla cacciatora. Fondamentale il ragù. Dopo nove ore di cottura è una meraviglia”» (Gianni Poglio).
• «Un premio dietro l’altro, un libro che non è passato inosservato (Lo spacciatore di carne Einaudi 2012 – ndr), registi come Giovanni Veronesi e Alessandro D’Alatri come compagni di strada (“ora sogniamo Sorrentino”). Cos’altro? “L’altra notte ho scritto una canzone, un vero delirio. Poi un’altra, e un’altra ancora”» (a Laura Martellini) [Cds 1/7/2013].
• «Ho imparato a scrivere esattamente come ho imparato a cantare: facendo di necessità virtù. Magari qualcuno dirà che voglio essere al centro dell’attenzione. Il dubbio c’è sempre, anche dentro di me. A volte penso di essere qui solo per un eccesso di ego» (a Giuseppe Videtti) [Rep 9/6/2013].
• «Mio papà in macchina canticchiava le canzoni dei cantautori da lui preferiti come Lucio Dalla, e io ero una spugna che assorbiva tutto. Devo ringraziare anche mia mamma, insegnante di italiano, della libertà che mi ha concesso di studiare a modo mio: la notte sui libri, di giorno a suonare il pianoforte e la chitarra senza però avere l’obbligo di frequentare il conservatorio o diventare per forza avvocato, secondo la tradizione familiare».
• La mamma Carmelina: «Quando i miei ragazzi delle elementari mi chiedono quale sia il segreto del suo successo, io rispondo: lo studio. Altrimenti, aggiungo, dove andrebbe a pescare quei testi che gli escono così, all’improvviso, di getto? Lo vedi chiudersi in stanza e uscirne poco dopo con un capolavoro. Fa tutto lui. Parole e musica. Poi alcune le dà. A Patty Pravo. A Elisa. A Malika Ayane. Ad Andrea Bocelli. A Celentano, con l’ultima “Io non ricordo”. E a Mina. Quanto lo emoziona, Mina. Lei lo chiama: “Giulia’, mandami du’ scarti...”» [Rosario Tornesello, quotidianodipuglia.it 6/1/2014].
• «Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ha una voce splendida e scrive da Dio» (Patty Pravo) [Vittorio Zincone, Set 12/4/2013].
• Nel 2008 ha votato Pd: «A sinistra, come sempre, sostenendo quella che può avere più chance. Voto utile? Diciamo che siamo per il meno peggio».
• Nel 2013 ha scritto due canzoni portate al Festival di Sanremo: da Malika Ayane (Niente e E se poi) e ha concluso l’anno firmando un brano per Adriano Celentano, Io non ricordo (da quel giorno tu).
• Due fratelli, Salvatore e Luigi, entrambi avvocato.