3 giugno 2012
Tags : Patrizio Sala
Biografia di Patrizio Sala
• Bellusco (Milano) 16 giugno 1955. Ex calciatore. Centrocampista, col Torino vinse lo scudetto del 1976 nel suo primo anno in Serie A. Giocò anche con Sampdoria, Fiorentina, Pisa, Cesena e Parma. Otto presenze in Nazionale (Mondiali 1978 compresi). Allenatore.
• Cresciuto nel vivaio del Monza, nel 1975 il suo primo allenatore Luigi Radice lo volle al Torino: «La sua caratteristica principale, oltre alla bontà, era la corsa. Correva sempre e, quando non correva, mangiava. Mangiava e correva, correva e mangiava. Fatto sta che, a furia di correre e mangiare, Patrizio si era presto guadagnato un suo posto nella squadra, e il fatto di partire titolare ne era la più chiara conferma» (Eraldo Pecci) [Il Toro non può perdere, Rizzoli, 2013, p.67].
• Ha allenato per molti anni nelle serie inferiori (ultima panchina in C2 a Casale nel 2006, l’anno prima allenò la Primavera del Toro) e fondato l’Individual Football Coaching, la prima scuola calcio a livello nazionale aperta a ragazzi e ragazze che aiuta a perfezionare la tecnica individuale e le capacità coordinative dando molta importanza anche all’allenamento psicologico.
• Dalla stagione 2012-2013 coordinatore degli allenatori della Fiammamonza, società di calcio femminile di Monza.
• La sua biografia romanzata, scritta da Antonio Cracas, s’intitola Mi era rimasto un calzettone (Morea editore, 2008).
• Detto “Sventolino” per vie delle orecchie non proprio aderenti, che i compagni si divertivano affettuosamente a tirargli in occasione di ogni gol.
• «Ero un giocatore rude, quello non posso negarlo, ma non ho mai giocato per far male all’avversario».