Rassegna, 1 giugno 2012
La riforma del lavoro passa al Senato con quattro voti di fiducia
• Dopo quattro voti di fiducia nell’arco di 24 ore, l’ultimo dei quali con 238 sì e 33 no, la riforma del lavoro ha ottenuto ieri il via libera dal Senato e ora passa alla Camera dove il governo conta di farla approvare in modo definitivo entro il mese di giugno. Ora bisognerà capire se il testo sbarcherà così com’è a Montecitorio o saranno possibili ulteriori modifiche come chiesto da Pd e Cgil. Mario Monti non si è sbilanciato, ma ha ringraziato il ministro del Welfare Elsa Fornero per questa «ulteriore riforma dopo quella sulle pensioni che è considerata un esempio sul piano internazionale». Ma proprio ieri sera Fornero, su Radio 24, ha ammesso: «È vero, sugli esodati abbiamo sbagliato, tutti sbagliamo. Non ho mai pensato che i professori non sbaglino mai, ma la riforma delle pensioni l’abbiamo fatta in 20 giorni perché il Paese era sull’orlo del baratro». Adesso, ha aggiunto, «è compito del governo cercare modalità eque» per gli esodati che verranno dopo i primi 65 mila salvati (quelli che possono andare in pensione con le vecchie regole) dal decreto Fornero. [Bagnoli, Cds]