Rassegna, 1 giugno 2012
Il terremoto e la polemica sugli impianti a gas
• Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini rivedrà il progetto di costruire un grande deposito di gas nel comune di Finale Emilia, devastato dal sisma. Sul web gira la bufala che sia stato l’impianto di San Felice sul Panaro a provocare il terremoto. Federpetroli: «Nessuna correlazione con le trivellazioni delle compagnie petrolifere». [Arachi, Cds] «(…)I terremoti emiliani dipendono dall’estrazione di gas dal sottosuolo padano? Trivellazioni e pozzi, indagini di prospezione, o la tecnica dell’allargamento delle fratture nel terreno per sfruttare i giacimenti (fraking) provocherebbero crolli sotterranei e dunque voragini e sismi. In questo caso dovremmo registrare molti terremoti in Arabia Saudita, Texas e Mare del Nord. E, al contrario, basterebbe fermare quei progetti per ottenere una nuova calma tettonica. Non ci sono cavità sotterranee che contengono idrocarburi o acqua, ma la roccia funziona come una spugna imbibita. L’estrazione provoca un locale costipamento dei serbatoi rocciosi che possono portare a un lento sprofondamento del suolo che si chiama subsidenza e che è ben noto in Pianura Padana. Ma che è proprio il contrario di un terremoto, che avviene molto rapidamente e più in profondità. Nessun pozzo scavato dagli uomini supera i 14 km di profondità, mentre i terremoti arrivano fino a 700 km». [Tozzi, Sta]
• La Cei ha stanziato tre milioni di euro per aiutare i terremotati dell’Emilia. Enel ha sospeso fino al 30 giugno le azioni di sollecito e di recupero credito nell’area del sisma. I dipendenti di Emil Banca hanno donato 300 ore di lavoro. Promossa dalla Ferrari un’asta online per raccogliere fondi, la cantante Laura Pausini devolverà l’incasso di tre date del suo tour. [Fasano, Cds]