1 giugno 2012
Tags : Riccardo Ruggiero
Biografia di Riccardo Ruggiero
• Napoli 26 agosto 1960. Manager. Presidente e ad di Aria, provider che offre servizi di telecomunicazione in modalità Wimax. Nel 2008 senior advisor del fondo di private equity Permira (in Italia azionista di Valentino, Seat, Marazzi ecc.) e senior advisor di Value Partners per tlc e media. Ex amministratore delegato di Telecom Italia (2002-2007, buonuscita di 17,2 milioni di euro). Figlio di Renato (1930-2013).
• «Era inevitabile che il soprannome più azzeccato glielo desse la mamma Paola. “Frettella”. Riccardo tutta fretta: “Mai riuscito a stare fermo, neanche per pranzo: riesco a mangiare tutto, dall’antipasto al dolce, in meno di dieci minuti”. È nato a Napoli, città d’origine della famiglia, ma è cresciuto fra la Russia, gli Stati Uniti, la Jugoslavia quando non era ancora ex, il Brasile, il Belgio e la Francia. Di quegli anni conserva “lo spirito di intraprendenza e di adattamento. Si impara che non ci si può imporre, ma che si deve seguire lo spirito, il modo di pensare del Paese in cui ci si trova. Credo sia di molto aiuto nella formazione di uno spirito imprenditoriale”. In Italia, a Roma, è tornato in tempo per terminare il liceo e iscriversi all’università: Giurisprudenza, tesi in Procedura penale. “L’ho fatta perché si doveva. Ma non ho mai pensato che la laurea fosse la chiave del successo”. Le chiavi di Ruggiero sono state Fininvest (“da Silvio Berlusconi ho imparato a vendere. Una volta acquisita la teoria si può collocare di tutto: idee, progetti...”) ed Elserino Piol. Lo conosce in Olivetti nel 1990. Nonostante, o forse proprio per il carattere spigoloso di entrambi, il rapporto funziona, e Ruggiero fa una carriera rapidissima: nel 1992 direttore Business development della Divisione servizi; nel 1994 direttore Business e market development di Olivetti Telemedia. Scatta la passione per le telecomunicazioni, e Ruggiero contribuisce alla creazione e all’avvio di Italia Online e Infostrada, di cui diventa amministratore delegato nel 1996. Inevitabile che la consideri la sua creatura» (Fabiana Giacomotti).
• Vittima per qualche tempo, all’interno di Telecom, di veleni del Sismi. Pio Pompa, l’agente finito per altri motivi sotto inchiesta, avrebbe parlato di un suo possesso di droga. L’allora presidente del gruppo, Marco Tronchetti Provera, interpellò direttamente il comandante del Servizio Nicolò Pollari, che smentì tutto.
• Uscito da Telecom, era stato in corsa anche per guidare Endemol, la società di produzione televisiva celebre per il Grande Fratello.
• A proposito di “Frettella”: nel marzo 2006 la polizia stradale di Romagnano Sesia lo fermò sulla A26 Voltri-Sempione (rettilineo tra Gattico e Carpignano) perché andava a 311 all’ora su una Porsche Carrera nuova di zecca. Patente ritirata e 357 euro di multa.