Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Napoli 9 aprile 1930 – Milano, 4 agosto 2013. Manager. Vicepresidente Schroder Salomon Smith Barney International. Ex direttore del Wto (1995-1999). Ex presidente dell’Eni (1999). Già ministro del Commercio estero nei governi Goria (1987-1988), De Mita (1988-1989), Andreotti VI (1989-1991), migliore degli Esteri nel Berlusconi II (fino al 6 gennaio 2002). Nel settembre 2006 Prodi lo nominò consigliere del presidente per la Costituzione europea.
• Quando Berlusconi, dopo la vittoria elettorale del 2001, lo chiamò al ministero degli Esteri, si disse che il suo nome era stato suggerito al Cavaliere da Gianni Agnelli e Henry Kissinger: i due avrebbero sostenuto che Ruggiero era il migliore per garantire la continuità europea e atlantica della politica estera italiana. «Rimase solo sei mesi, vivendo un’esperienza a tratti psichedelica. Si scontrò quasi subito con l’ala euroscettica del centrodestra, all’epoca capeggiata dal leader della Lega Umberto Bossi che proclamava: “Io me ne frego dell’euro”» (Giuseppe Sarcina).
• Affabile nei modi ma stakonivista sul lavoro «si rilassava di rado (soprattutto in montagna ad Ortisei). A Napoli ci tornava raramente e con un groviglio di ricordi e speranze per la rinascita della città. In fondo al cuore custodiva, però’, come un prezioso tesoro quella beata spensieratezza e grande libertà dei vent’anni, quando prima di partire per San Paolo in Brasile e assumere il primo incarico da viceconsole, davanti al Circolo Italia metteva a mare il suo Dinghy e tirava su le vele davanti a Castel dell’Ovo» (Gerardo Pelosi, S24 4/8/2013). [Leggi qui tutto l’articolo]
• È morto all’alba domenica 4 agosto, al San Raffaele di Milano dopo lunga malattia invalidante.
• Figlio di un commerciante all’ingrosso di tessuti, ha sposato Paola Tomacelli Filomarino. Tre figli, tra cui Riccardo Ruggiero.