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 2012  giugno 01 Venerdì calendario

Biografia di Kim Rossi Stuart

• Roma 31 ottobre 1969. Attore. Tra i suoi film: Senza pelle (Alessandro D’Alatri 1994), Cuore cattivo (Umberto Marino 1994), Poliziotti (Giulio Base 1995), Pinocchio (Roberto Benigni 2002), Le chiavi di casa (Gianni Amelio 2004), Romanzo criminale (Michele Placido, Nastro d’argento attore protagonista 2006), Anche libero va bene (Nastro e David di Donatello 2007 come miglior regista esordiente, ottime critiche in Francia, Le Monde gli dedicò una pagina), Piano, solo (Riccardo Milani 2007), Questione di cuore (Francesca Archibugi 2009). Da ultimo, visto in Vallanzasca – Gli angeli del male (Michele Placido 2011), in cui interpreta il ruolo di Renato Vallanzasca (Nastro d’argento attore protagonista) e Anni felici (Daniele Luchetti 2013).
• «Figlio di una ex modella tedesca e di un attore bellissimo (Giacomo, che lo fa debuttare a soli cinque anni sul set di Fatti di gente per bene di Mauro Bolognini), passa la sua adolescenza nelle piscine. Un campione di nuoto (come Raoul Bova), che ha il fisico scolpito e la faccia d’angelo. È legatissimo alle tre sorelle Ombretta, Valentina e Loretta» (Maria Corbi).
• «I miei si separarono che avevo 6 anni ma non fu un trauma, ero preparato, era già successo a tanti miei compagni».
• «Ho cominciato talmente presto a recitare che non ho neppure avuto il tempo di vivere quel periodo in cui un ragazzo sogna di diventare qualcuno. L’incontro con questa meravigliosa professione è stato talmente casuale, che sembra una favola. Avevo 13 anni e facevo l’autostop: non ricordo più dove stavo andando, forse in piscina. L’automobilista che mi diede un passaggio era l’allora aiuto regista e oggi produttore tv Pietro Valsecchi, quello di Distretto di Polizia. Mi propose di fare un provino per I ragazzi della valle misteriosa. Lo superai ed eccoci qua».
• «A 13 anni sono uscito da una libreria con un tomo sotto il braccio, Stanislavskij: l’ho rubato, all’epoca costava 40 mila lire» (da un’intervista di Silvia Fumarola).
• «A quindici anni andai a New York, cercando le stanze piene di talenti dell’Actor’s Studio. Crebbi nella solitudine di quella metropoli. Tornai con la coda tra le gambe, ma deciso a fare l’attore» (da un’intervista di Giovanna Grassi).
• «Diventare regista era un sogno antico, coltivato fin da quando, appena ventenne, si era presentato dal suo agente con una sceneggiatura sotto il braccio. Ma allora era troppo presto e nessuno al mondo, trovandosi davanti quella faccia da angelo pensoso, avrebbe rinunciato all’idea di usarla per la recitazione. Così, prima di mettersi per la prima volta dietro la macchina da presa, Kim Rossi Stuart è stato a lungo soltanto attore, in teatro, con testi di Skakespeare, Sofocle, Schmidt e con registi come Ronconi e Cobelli; in tv, diretto da Bolognini, Samperi, Bava, Soavi, Torrini; al cinema con gli autori più significativi della scena italiana, da Bolognini a Brusati, da D’Alatri a Del Monte, da Amelio a Benigni» (Fulvia Caprara).
• Appassionato di moto, nel 2005 rischiò d’ammazzarsi a Ponte Milvio: «Un tizio di notte fece un’inversione a “U” con la macchina prendendolo in pieno e facendolo volare sull’asfalto. Lui tornava da una partita di calcetto con gli amici. Codice rosso, fratture multiple, tantissima paura» (Fabrizio Caccia).
• Appassionato di immersioni, il 3 agosto 2008, nel mare di Civitavecchia, un miglio dalla costa della Frasca, ha investito col suo gommone il sub Marco D’Orazio, cui in conseguenza dell’incidente è stato amputato il braccio destro (sembra non avesse colpe per l’accaduto, di certo il suo soccorso è stato fondamentale per evitare che le cose finissero pure peggio).
• «La politica non m’interessa. Se fosse per me, farei governare i cittadini dai filosofi».
• Un figlio, Ettore, avuto nel 2011 dalla compagna Ilaria Spada.