Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Bari 6 gennaio 1949. Economista. Da maggio 2013 direttore generale della Banca d’Italia. Presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass). Dal maggio 2012 membro del Consiglio di amministrazione del Centro Internazionale di Studi Monetari e Bancari (Icmb) di Ginevra. Da gennaio 2013 membro del Comitato strategico del Fondo Strategico Italiano.
• Il 30 marzo 2013, in seguito alle infruttuose consultazioni per la formazione di un governo, fu chiamato da Giorgio Napolitano a far parte del gruppo ristretto incaricato di avanzare proposte programmatiche in materia economico-sociale ed europea.
• Laurea in Matematica all’Università di Bari, ingresso in Banca d’Italia nel 1976, prima presso gli uffici di Vigilanza bancaria della sede di Milano poi presso il Servizio studi.
• «Economista molto apprezzato da Draghi» (Stefano Lepri). «Non ha mai nascosto uno spirito liberista e tutt’altro che tenero con i sindacati italiani. Chi ha lavorato con lui dice che è “uno tosto che sa stare al mondo e sebbene subisca il fascino della teoria sa usarla con concretezza: non è un economista di quelli che stanno sulla torre d’avorio”» (Alberto Brambilla) [Fog 3/4/2013]
• Tra i suoi libri, La regina e il cavallo. Quattro mosse contro il declino (2006, Premio Capalbio); Controtempo. L’Italia nella crisi mondiale (2009), «un repertorio delle occasioni perdute da governi di ogni colore» (Stefano Lepri), Processo alla finanza (2013), tutti editi da Laterza.