1 giugno 2012
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Biografia di Andrea Ronchi
• Perugia 3 agosto 1955. Politico. Eletto alla Camera nel 2001, 2006, 2008 (An, Pdl). Assessore alla cultura. Ministro per le Politiche comunitarie nel Berlusconi IV (fino al 15 novembre 2010). Nel 2010 aderisce a Futuro e libertà per l’Italia e nel 2011 al Gruppo misto (Fareitalia per la Costituente Popolare). Il 30 novembre 2013 lancia il suo nuovo movimento politico Insieme per l’Italia.
• «È stato il puntualissimo portavoce di An in tutti i telegiornali – sempre con la cravatta e l’aggettivo giusti – fino a qualche anno fa faceva il giornalista in una televisione romana. Pare sia stato Gaetano Rebecchini – figlio del sindaco della Roma del dopoguerra, Salvatore – a presentarlo a Gianfranco Fini. Tra i due comunque il feeling è stato immediato» (la Repubblica).
• Al governo, ha cavalcato il tema della sicurezza, respingendo l’accusa di voler criminalizzare gli immigrati partita nel maggio 2008 da alcuni ministri spagnoli (fu delegato a lui il primo incontro di pacificazione con Madrid), e dichiarandosi favorevole, con An, all’introduzione del reato di clandestinità: «Non basta reprimere gli assalti ai romeni. Occorre colpire i clandestini ed essere solidali con chi accetta le nostre regole. Se ti piglio e non mi dici dove abiti e come ti mantieni devi essere cacciato» (a Virginia Piccolillo). Una sua gaffe politico-istituzionale fece insorgere l’opposizione e irritò il presidente della Camera: attribuì a lui la riformulazione di un emendamento del governo sul quale si erano bloccati i lavori (era andata in effetti così, ma in via riservata) e lo ringraziò per questo. «È stato lo slancio di un attimo. L’impulso del portavoce che da ministro non può fare a meno di riconoscere all’ex leader seduto alle sue spalle, in aula, il merito di averlo informalmente tirato fuori dai pasticci. Solo che l’ex leader di An, Gianfranco Fini, nel frattempo è diventato il presidente della Camera e non era mai successo che un presidente dettasse la soluzione a un “suo” ministro e dunque all’esecutivo» (Carmelo Lopapa).
• Nel 2009 il governo Berlusconi IV pone la fiducia sulla conversione in legge del molto discusso decreto Ronchi. La norma che voleva dare in gestione l’acqua pubblica ai privati ha incontrato fin da subito una forte opposizione nell’opinione pubblica e nel 2011 è stato promosso un referendum col quale è stata abrogata.
• «Si distingue per le frasi scandite, i congiuntivi puntigliosamente azzeccati (non è scontato, di questi tempi), il fondo di malinconia nello sguardo che ricorda quello del suo leader. Ha un riporto dignitoso ma pur sempre un riporto» (Maria Laura Rodotà).
• «A tutti i giornalisti dice “sarai il primo a saperlo, amico mio”» (Mattia Feltri & Massimo Gramellini).
• «A via della Scrofa, per unanime giudizio, nessuno sa fare alle dame il baciamano come lui» (Il Foglio).
• Sposato, un figlio. Un nuovo fidanzamento con la deputata Giulia Cosenza (finito anche questo), dalla quale nel 2011 ha una figlia: Antonia.
• Romanista (in tribuna anche per la trasferta a Manchester del 10 aprile 2007, spettatore del 7-1 che chiuse le porte della semifinale di Champions League alla squadra del cuore e testimone delle aggressioni degli hooligans fuori dal campo).