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 2012  giugno 01 Venerdì calendario

Biografia di Paolo Romeo

• Acireale (Catania) 20 marzo 1938. Arcivescovo di Palermo (dal 19 dicembre 2006) creato cardinale il 20 novembre 2010. Ex nunzio apostolico in Colombia (1990-1999), in Canada (1999-2001), a San Marino (fino all’11 gennaio 2007).
• Appena insediato, fu molto criticata la sua omelia per l’ispettore capo Filippo Raciti (il poliziotto ucciso il 2 febbraio 2007 durante gli scontri per il derby Catania-Palermo: vedi SPEZIALE Antonino Speziale). L’allora ministro Giovanna Melandri: «Meno male che hanno parlato la moglie e la figlia, altrimenti la morte di Raciti passava in secondo piano». Romeo: «Un’omelia non è un comizio, ma una preghiera a Dio, un’invocazione rivolta all’intercessione dei santi, nel caso di Catania, di sant’Agata. A politici come Giovanna Melandri, dico solo che prima di dire a un vescovo cosa dire dall’altare dovrebbero imparare a pregare» (Orazio La Rocca).
• Nel novembre 2007, «a trent’anni dalle omelie del cardinale Pappalardo sul “peccato di mafia”», tuonò «contro il “peccato di racket”: “Il pizzo, tutto ciò che non è frutto del sudore della propria fronte è peccato (...) Il mafioso segue una religione fai-da-te: prende dalla Bibbia solo quello che gli serve”» (Felice Cavallaro).
• «Il 30 dicembre 2011 fece scalpore un documento consegnato a Benedetto XVI dal cardinale Dario Castrillòn Hoyos, nel quale si riferiva che il cardinale Paolo Romeo avrebbe “aspramente criticato Papa Benedetto XVI, perché si occuperebbe prevalentemente della liturgia, trascurando gli affari quotidiani, affidati da Papa Benedetto XVI al Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Chiesa Cattolica Romana” e “sicuro di sé, come se lo sapesse con precisione il cardinale Romeo ha annunciato che il Santo Padre avrebbe solo altri dodici mesi da vivere. Durante i suoi colloqui in Cina ha profetizzato la morte di Papa Benedetto XVI entro i prossimi 12 mesi”. Tale documento uscì poi sulla stampa nel febbraio 2012, ma fu subito dimenticato, anche dai media (sempre superficiali). Declassato a chiacchiera di qualche svagato che aveva frainteso tutto, immaginando attentati e cose simili» (Maria Giovanna Maglie) [Lib 12/2/2014].