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 2012  giugno 01 Venerdì calendario

Biografia di Gabriele Romagnoli

• Bologna 10 settembre 1960. Giornalista. Direttore di Rai Sport dal 18 febbraio 2016. Già inviato negli Stati Uniti della Stampa, scrive su Repubblica e Vanity Fair. Da gennaio 2011 a giugno 2013 ha diretto il mensile GQ. Scrittore, ha esordito nel 1987 con il racconto Undici calciatori, incluso nell’antologia curata da Pier Vittorio Tondelli Under 25 Giovani Blues (Transeuropa). Tra i suoi libri Navi in bottiglia (Feltrinelli, 1993), «101 microracconti di 30 righe nel segno del paradosso» (Ermanno Paccagnini), Il vizio dell’amore (Mondadori, 2007), Solo i treni hanno la strada segnata (Mondadori, 2008), ancora una serie di microracconti, questa volta di 40-50 righe. Da ultimo Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015).
• Anche sceneggiatore di fiction tv (Uno bianca, Distretto di polizia).
• «“Romagnoli considera il calcio una metafora della vita”, dicono i colleghi che lo hanno visto crescere come giornalista alla Stampa. Legatissimo alla sua Bologna, in realtà ha zingarato in giro per il mondo tra Torino, il Cairo, Beirut, New York, Roma e molti altri posti di cui ha raccontato in libri e articoli (Alberto Infelise) [Sta 18/2/2016].
• «Romagnoli sa di essere un narratore nato, e tuttavia imbriglia il suo istinto, contiene il numero delle parole: poche parole e tanta narrazione, così è facile pronosticare al nostro esordiente un futuro pieno di spine, in un Paese dove la norma è poca narrazione e tante parole» (Giampaolo Rugarli all’uscita di Navi in bottiglia).
• Ha cambiato 26 case e vissuto in otto città di quattro continenti diversi: «Tutto è relativo e ciò di cui si ha realmente bisogno può stare dentro una piccola valigia».
• Nell’agosto 2014 ha sposato a New York Paola Saluzzi.
• «Uno che dà molto di se stesso a chi non glielo chiede. Quante volte ha scritto tra le righe i suoi sorrisi e le sue cicatrici, anche se (o forse perché) non gli ho mai fatto domande sulla sua vita, né lui ne ha mai fatte a me. Per questo è stata una sorpresa il messaggino che mi ha mandato l’estate scorsa: “Just married in NYC”» (Luca Dini, direttore di Vanity Fair).