1 giugno 2012
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Biografia di Andrea Rivera
• Roma 23 marzo 1971. Comico. Cantastorie. Noto al grande pubblico come citofonista del programma di Serena Dandini Parla con me. Conducendo il concerto del primo maggio 2007 arringò il pubblico contro la Chiesa («non ha concesso i funerali a Welby, mentre li ha concessi a Pinochet, a Franco e a uno della banda della Magliana») beccandosi del terrorista dall’Osservatore Romano e dello scriteriato da Romano Prodi. Qualcuno lo difese, come i radicali che manifestarono per solidarietà in piazza San Pietro.
• Per dieci anni ha fatto l’operaio, «un mestiere che mi tengo buono, non si sa mai».
• «Cantava le sue canzoni sui marciapiedi di Trastevere: tre anni vissuti da artista di strada a declamare per i passanti testi ispirati alla cronaca, “a tutto quello che non leggiamo sui giornali o che viene scritto in trafiletti sempre troppo piccoli”. Sceglie la strada ma bazzica anche il teatro: è prima macchinista, poi direttore di scena, gli offrono qualche partecipazione come attore, sale sul palco anche per presentare serate e festival. Poi, nel 2004, partecipa alle selezioni per il “Premio Gaber”, il festival di Viareggio dedicato al teatro-canzone. Si presentano 120 candidati, Rivera è tra i dieci che vengono invitati ad esibirsi sul palco e ottiene una menzione speciale: “Talento, coraggio, appassionata ironia”, scrivono i giurati. “Merita una speciale segnalazione: nella migliore delle ipotesi lo consegniamo alla storia dello spettacolo, nella peggiore lo abbiamo comunque tolto dalle strade di Trastevere”. Torna in strada ma di fronte al teatro Jovinelli: nel 2004 Serena Dandini gli affida la sigla di Parla con me» (Carlo Moretti).
• Si presentò a Sanremo 2008 ma il suo brano non fu ammesso in gara.
• «Le sue canzoni sono modeste, molto modeste, il suo umorismo è fragile» (Aldo Grasso), «è simpatico e quasi mai presuntuoso. Non è poco» (Paola Polidori).