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 2012  giugno 01 Venerdì calendario

Biografia di Roberto Rimondi

• Bologna 1971. Stilista. Di Gianfranco Ferrè (con Tommaso Aquilano nei “6267”). Figlio di un meccanico, diplomato all’artistico, studi alla Secoli di Milano, botanico per diletto.
• Sartoriali, di sostanza, sofisticati, con personalità, Rimondi e Aquilano hanno disegnato per il gruppo di Tonino Perna (Malo). «Commentava a Parigi, all’inizio di marzo 2008, Anna Wintour, direttrice di Vogue Usa: “Se c’è un motivo per andare a vedere le sfilate di Milano quello è lo show dei 6267”. Che non sono noccioline. “Cocchi” della diavolessa-che-veste-Prada, allora. Ma pure di Franca Sozzani (Vogue Italia). Anzi a dir il vero fu quest’ultima a scoprirli a lanciarli e a volerli vincitori di un concorso “Who’s on next?” con Alta Moda Roma. Già un concorso, un termine che sa di cose buone, sicure, antiche... Come la storia del loro nome: “sei-due-sei-sette” che non è il taglia e cuci della loro data di nascita ma il numero che la mamma di Roberto scriveva su canotte e braghette quando il piccolo andava in colonia a Igea Marina. “A Tommaso l’idea piacque subito così ci demmo quel nome”, racconta sempre Roberto che è quello alto e biondo. Mentre Tommaso è più piccolo e scuro. La sigla arrivò qualche anno dopo l’incontro: nel 1999 a Bologna, alla Max Mara, ufficio stile. “Stilisticamente” fatti l’uno per l’altro: idea e ragione, impulso e ponderatezza, materia e dettagli. Ma le decisioni sempre insieme. Nel 2004 quella di mettere su società. L’anno dopo la scelta di Mantova come quartiere generale. E poi il concorso. E Malo. E il successo» (Paola Pollo).
• Non si occupano di collezioni uomo: «Per carità, non siamo capaci. È troppo difficile. Rischi di essere o troppo serio o troppo frocio. E non va bene. Pochi sanno fare bene il maschile. Tutti rincorrono la clientela gay, ma non è quella giusta. Perché non si affeziona, segue solo le mode. Quando sei troppo di moda non sei più di moda. Gli omosessuali sono così. Noi possiamo dirlo, perché lo siamo».