1 giugno 2012
Tags : Ermanno Rea
Biografia di Ermanno Rea
• Napoli 28 luglio 1927. Scrittore. Tra i suoi libri: L’ultima lezione (Einaudi 1990, sulla scomparsa dell’economista Federico Caffè), Mistero napoletano (Einaudi 1995, premio Viareggio), Fuochi fiammanti a un’ora di notte (Rizzoli 1998, premio Campiello), La dismissione (Rizzoli 2002, da cui Amelio ha tratto il film La stella che non c’è), Napoli Ferrovia (Rizzoli 2007, secondo al premio Strega), La comunista. Due storie napoletane (Giunti 2012), Il sorriso di don Giovanni (Feltrinelli 2014, il suo primo romanzo di invenzione). È presidente delegato del Premio Napoli di letteratura.
• «Napoli è “un’ossessione” che ha invaso i suoi pensieri da quando era ragazzo. Un tormento perché, confessa, “mi fa orrore nello stesso tempo in cui mi affascina... orrore per come è sempre stata e per come è cambiata”. Ci è nato e ci ha vissuto fino all’età adulta, per poi fuggirne cinquant’anni fa, concedendosi dei “falsi ritorni, fugaci e nevrotici”» (Marzio Breda).
• «Napoli dovrebbe ritrovare un po’ del suo giacobinismo lontano, di amore per la severità, per le leggi, per il bene sociale. E tutto quello che si muove in questa direzione va salutato positivamente, ma senza enfasi, perché dev’essere chiaro: si tratta di una battaglia gigantesca. Il degrado di Napoli, lo dico da napoletano, è colpa dei suoi abitanti».
• «Ho fatto il giornalista per vari quotidiani e settimanali con passione. Sono di una lentezza mostruosa. E poi ho dei pentimenti continui. Il giornalismo mi ha dato tantissimo, ma ho dovuto liberarmi dalla velocità che del resto non è mai stata il mio forte» (da un’intervista di Alain Elkann).
• Nel marzo 2014 candidato alle Elezioni europee per L’Altra Europa con Tsipras, non fu eletto.