Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 01 Venerdì calendario

Biografia di Isabella Rauti

• Roma 17 novembre 1962. Politico. Il 10 giugno 2013 il ministro dell’Interno Angelino Alfano l’ha nominata consigliere per le politiche di contrasto della violenza di genere e del femminicidio. È presidente dell’associazione di volontariato e cittadinanza attiva Noi X Roma e della onlus internazionale Hands Off Women (How) per i diritti delle donne e contro la violenza. Dall’ottobre del 2013 componente del comitato scientifico Officine per l’Italia. Dal 2010 al 2013 consigliere regionale del Lazio e consigliere segretario dell’ufficio di presidenza del Consiglio. Dal 2008 al 2010 capo dipartimento al ministero per le Pari opportunità. Giornalista, collabora con il Secolo d’Italia e con il mensile di politica e cultura Area. Figlia di Pino (1926-2012). Moglie di Gianni Alemanno (dopo una separazione si sono simbolicamente risposati), da cui ha avuto Manfredi. «Le coppie che non litigano mi sembrano mortalmente noiose».
• «“Ci siamo incontrati in mille occasioni di piazza. Ma non è stato un colpo di fulmine. Ci siamo fidanzati dopo una decina di anni”. Alemanno era un duro. Dicono che era il classico picchiatore fascista. “Non è così. Vivevamo in una condizione di assedio permanente. Era un pacchetto tutto compreso: impegno, formazione culturale, autodifesa”» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti).
• «“Ci siamo fidanzati nell’88; sposati nel 92: abbiamo vissuto insieme, come una normale coppia, fino a Fiuggi”. E lì esplodete con il Msi... “Rompiamo anche per la politica. Anzi, quello fu il detonatore, insieme al fatto che ero incinta, momento delicato nella vita di una donna”. Non nascondeste la separazione. “Noooh... Non la ostentammo, ma non celammo nulla. Il ‘matrimonio di facciata’ non era possibile per noi. Lui non è fatto così. E nemmeno io”. Il fatto di essere su due fronti opposti a Fiuggi pesò? “La politica per noi non era il tifo. Passammo mesi a parlare, notti intere svegli. Poi ci lasciammo: Manfredi aveva un anno. Per me fu un triplice colpo: da moglie, madre e militante”. Pensava che vi sareste rimessi insieme? “La verità? Assolutamente no. Ho scoperto, anni dopo, che c’era un filo di ferro che non si è spezzato, fra noi”. Come è stato possibile? “Non abbiamo mai rotto i rapporti. Aveva le chiavi di casa. A uno che fa politica non puoi dire: ‘Vieni alle cinque di mercoledì a vedere tuo figlio’”. E poi? “Abbiamo avuto entrambi altre storie. Un percorso complicato. Alla fine per fortuna ci siamo ritrovati”. Lei è rientrata in An... “Un anno dopo. Anche lì è stato un percorso. Ha contato il fatto che tenevano i rapporti umani. Mi invitarono alla sezione Balduina, ci andai. La comunità esisteva, mi sentii meno distante”» (da un’intervista di Luca Telese).
• Molto vicina al marito durante la campagna elettorale 2008 e nel momento della vittoria, quando Alemanno conquistò, al ballottaggio contro Francesco Rutelli, il Campidoglio.
• «È una persona seria, un tipo schivo, una donna di cultura (è professore a contratto di Storia delle istituzioni politiche). Una dalla vita personale e politica non semplice ma sempre affrontata con dignità» (Maria Laura Rodotà).
• «Quando era ancora una militante d’assalto del Movimento sociale, qualche giornale aveva visto in lei la rappresentante di una nuova specie antropologica, la femminista nera» (Chiara Valentini).
• «Non mi piacciono le mogli che assumono atteggiamenti decorativi».
• «Antiamericana lo ero e lo sono. Non amo quello stile di vita (...) C’è un’anima della destra, sparsa e diffusa, che condanna le multinazionali che impiegano il lavoro minorile, la guerra ed è attenta alle politiche ambientali. Questo non ci rende di sinistra».
• Nel giugno 2008 polemizzò sulle colonne del Secolo con Roberta Tatafiore che auspicava la legalizzazione delle case di appuntamento: «La prostituzione voluta e scelta dalle donne è un fenomeno sicuramente ridotto. E se parliamo di case chiuse non sono tra quelli che dicono: “L’importante è che non si veda”. Una volta che siamo di fronte ad una scelta, si può anche legalizzare. Ma non è questo il problema, secondo me».
• Ha un cane di nome Drake, un weimaraner preso in un allevamento toscano per il 17° compleanno del figlio.