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 2012  giugno 01 Venerdì calendario

Biografia di Luisa Ranieri

• Napoli 16 dicembre 1973. Attrice. Da ultimo vista nella fiction di Raiuno Luisa Spagnoli (Lodovico Gasparini, 2016), al cinema in Forever Young di Fausto Brizzi (2016).
• «Il complimento più bello gliel’ha fatto un mitico direttore di produzione del cinema italiano, Claudio Mancini, che ha lavorato con i grandi, da Leone a De Sica. “Ha la falcata di Sofia Loren”. Gambe lunghe e sottili, il seno generoso, un viso irregolare illuminato dal sorriso infantile. Bellezza mediterranea lanciata anni fa da uno spot per un tè freddo (“Anto’ fa caldo”) diretto da Alessandro D’Alatri, ha stregato anche Michelangelo Antonioni (la volle protagonista de Il filo pericoloso delle cose, 2004 – ndr)» (Silvia Fumarola).
• Al cinema lanciata da Pieraccioni (Il principe e il pirata, 2001). Ha recitato tra l’altro in Gli amici del bar Margherita (Pupi Avati, 2009), nei due Immaturi (Paolo Genovese, 2011 e 2012) e in Allacciate le cinture (Ferzan Özpetek, 2014). In televisione con Celentano a RockPolitik, poi nelle fiction La Omicidi con Massimo Ghini e Amiche mie (Canale 5). Ha interpretato la Callas in una fiction per Mediaset. Nel 2012 ha condotto, su Raitre, il programma Amore criminale. Nel 2005 in Cefalonia assieme a Luca Zingaretti (divenuto poi suo marito), con cui ha recitato anche ne Il giudice meschino (Carlo Carlei, 2014). È nel video di Biagio Antonacci Sognami (sul set si ruppe una gamba).
• Nel 2014, madrina della Mostra del Cinema di Venezia.
• «Una Audrey Hepburn nel corpo di Sofia Loren» (Massimo Giletti a L’Arena).
• «Nella fisicità sono estroversa, solare, napoletana, mi sento più vicina alla mitica Sophia, pur non essendo un’ammaliatrice, né un sex symbol come lei. Ma dentro ho un animo malinconico, come l’irraggiungibile Silvana Mangano».
• «Ho avuto la fortuna di lavorare con bravi registi e ciascuno ha lasciato tracce importanti. Da Capuano (con cui ha lavorato ne L’amore buio, 2010 – ndr) ho imparato il valore della genialità, Pupi Avati mi ha insegnato a rispettare i miei tempi. E Ferzan Ozpetek è riuscito nell’impresa più difficile: farmi accettare la mia fisicità, anzi esaltarla quasi come un’icona (…) Il mio corpo così prorompente non corrisponde per nulla al mio carattere. Non sono una vamp, non sono una cacciatrice di uomini, non mi sento sexy. Forse è per questo che piaccio alle donne. Non si sentono minacciate dalla mia immagine» (a Giuseppina Manin) [Cds 9/5/2014].
• «Ero leggermente dislessica, non riuscivo a pronunciare alcune parole. Sono dovuta andare dalla logopedista. Ho iniziato il teatro. Mi ero iscritta a Giurisprudenza, ma non riuscivo a sostenere gli esami. Una mia amica mi ha proposto di seguire un corso di recitazione: è nato come gioco. Al primo spettacolo credevo di morire. A poco a poco ci ho preso gusto, è arrivata la pubblicità, mi sono trasferita a Roma». E nel 2004 ecco Michelangelo Antonioni, con Eros. «A quel punto non potevo più tirarmi indietro, benché restassi inquieta: recitare mi piaceva, mi divertiva, comunque non era la cosa che volevo assolutamente fare» (a Maria Laura Giovagnini) [Iod 8/6/2013].
• «Sono irascibile, ma mi controllo. La calma ti rende forte, la rabbia ti indebolisce. Una volta, una notissima attrice mi disse una frase mitica: “Mai urlare sul set: se sorridi ottieni tutto quello che vuoi. Io li terrorizzo tutti con un sorriso”» (a Simona Coppa) [Gra 21/11/2012].
• Dai 13 ai 14 ha tenuto i capelli rasati a zero. «Mamma non mi ha parlato per tre mesi».
• «Avevo un fidanzato, eravamo in crisi, a un certo punto in un locale lui ha guardato una cubista e io mi sono talmente arrabbiata che gli ho tirato il secchiello col ghiaccio» (a Victoria Cabello).
• Le nozze con Zingaretti il 23 giugno 2012, celebrate al castello di Donnafugata (Ragusa). Si sono conosciuti sul set di Cefalonia. «Era sposato, ma da due anni viveva da solo in un’altra casa, separato. Non sarei andata con un uomo che non fosse sentimentalmente libero. Siamo due vasi comunicanti, in grande equilibrio. I compiti un po’ li fa uno, un po’ l’altro, senza attribuzioni rigide. Io sono cresciuta in una famiglia matriarcale e sono bella determinata, Luca pure è piuttosto toro. Ma alla fine, anziché scontrarci, ci sosteniamo sempre, anche senza bisogno di dirci o chiederci le cose» (a Marina Cappa) [Vty 29/1/2014]. Hanno due figlie, Emma (9 luglio 2011) e Bianca (27 luglio 2015).
• Colleziona scarpe. «Sono malata. Mi piacciono tutte: infradito, stivali, ballerine, sandali, ma di buona manifattura, raffinate. Non ho più spazio dove metterle: ho la cantina, i box pieni di scarpe e continuo a comprarne...»; «Credo di essere arrivata a 275 paia…».