1 giugno 2012
Tags : Giovanna Ralli
Biografia di Giovanna Ralli
• Roma 2 gennaio 1935. Attrice. Esordio al cinema a otto anni ne I bambini ci guardano (De Sica 1943), poi Racconti romani (Franciolini 1955), Il generale della Rovere (Rossellini 1959), La vita agra (Lizzani 1963), La fuga (Spinola 1964, premiata col Nastro d’argento), C’eravamo tanto amati (Scola 1974, Nastro non protagonista) ecc. Dagli anni Ottanta solo sporadiche partecipazioni: Il pranzo della domenica (Carlo Vanzina 2003), Immaturi e Immaturi – Il viaggio (Genovese 2011 e 2012), Un ragazzo d’oro (Avati 2013). A teatro va ricordato almeno Un paio d’ali (Garinei & Giovannini 1957, con Renato Rascel). Vista di recente in tv in Ho sposato uno sbirro (era la mamma di Flavio Insinna), è nel cast de Il sangue dei vinti (Michele Soavi dal libro di Giampaolo Pansa), Al di là del lago (Stefano Reali, 2009) e Tutti pazzi per amore 3 (Riccardo Milani, 2011).
• «Io sono nata a Testaccio, mio padre Claudio era panettiere ed era un vero comunista, partecipò alla Resistenza, perse due fratelli in guerra...» (a Paolo Conti).
• «Alla carriera cinematografica non ci pensavo proprio. La mia più grande aspirazione era entrare in una fabbrica e fare l’operaia, comprarmi una bicicletta, sposare un operaio, fare figli, ogni sera quando il maritino tornava stanco fargli trovare la cena pronta. Questo sognavo. Tanto che avevo fatto domanda alla fabbrica della Chlorodont e allora non era come adesso, ti potevano assumere anche se avevi tredici, quattordici anni. Fatto sta che nel frattempo facevo la comparsa. E ogni volta c’era qualcuno che mi incoraggiava, che mi diceva: “Ma sai che sei proprio brava?”. Poi venne fuori che Peppino De Filippo cercava delle attrici e io mi presentai. “Le piacerebbe fare l’attrice”, fa De Filippo. E io: “No, io vorrei lavorare”. Lui sorrise e mi fece fare la fioraia. Avevo quindici anni ed ero già molto procace con un bel seno di cui mi vergognavo, tanto che me ne stavo sempre curva per nasconderlo. Vennero a vederci Federico Fellini e Alberto Lattuada perché dovevano fare Luci del varietà. Anche Fellini mi chiese: “Le piacerebbe fare il cinema?” e io subito: “Ma quanto se guadagna?”» (da un’intervista di Daniele Scalise).
• È stata per anni compagna dello sceneggiatore Sergio Amidei (1904-1981): «Amidei scriveva pensando a lei. “Mi consigliò di leggere Guerra e pace: avrò avuto quindici anni. Allora si metteva intorno a un tavolo gente come Moravia, Pasolini, Flaiano, Age, Scarpelli, Ercole Patti, le parole avevano un senso. Oggi ho la sensazione che gli sceneggiatori non sappiano quello che scrivono. E poi alle attrici dopo una certa età non pensa più nessuno” (...) Ha avuto al suo fianco gli attori più amati: Gassman, Mastroianni, Manfredi... “Marcello era bellissimo, abbiamo girato insieme tanti film. Eravamo ragazzini. Mi ricordo quando ci siamo ritrovati sul set di Verso sera della Archibugi. Lui faceva un vecchio professore, io la sua amante. ‘A Marce’ gli dicevo ‘ci sono voluti quarant’anni per ritrovarci a letto insieme’, e ridevamo”. Ha rimpianti? “Mi è mancato un figlio, la famiglia è sempre stata al primo posto. Mia sorella ne ha sette, faccio la zia”» (Silvia Fumarola).
• Nel 1977 ha sposato l’avvocato Ettore Boschi (1929-2013), principe del foro romano.