1 giugno 2012
Tags : Ezio Raimondi
Biografia di Ezio Raimondi
• Lizzano in Belvedere (Bologna) 22 marzo 1924 – Bologna 18 marzo 2014. Storico della letteratura. Filologo. Professore emerito all’Università di Bologna. Presidente dell’Istituto Beni culturali della Regione Emilia Romagna. A lungo presidente dell’Associazione di politica e cultura Il Mulino e del Consiglio editoriale dell’omonima casa editrice, è la memoria storica dell’istituzione bolognese. Numerosi saggi, da ultimo: Camminare nel tempo (Aliberti 2006), Un’etica del lettore (il Mulino 2007), Il senso della letteratura (Il Mulino 2008). «Formatosi a Bologna alla scuola erudita di Carlo Calcaterra e venuto ben presto in contatto con Longhi e Contini, oggi Raimondi è tra i maggiori maestri della critica italiana, il cui percorso non è iscrivibile entro categorie predefinite» (Paolo Di Stefano).
• La madre, una lavandaia moglie di un ciabattino che lavorava in via del Borgo, aveva puntato tutto su quel ragazzo serio ma non sgobbone, facendolo studiare: «Mio padre era un calzolaio senza bottega propria: aveva il suo banchetto in un angolo dell’abitazione. Mia madre era una donna di servizio. Accanto al nostro appartamento – termine enfatico per descriverlo – al secondo piano d’una casa di ringhiera viveva una coppia senza figli che finì per diventare la mia seconda famiglia. La signora badava a me di mattina, mentre i miei erano impegnati. Aveva una predisposizione per il cinema. Suo marito, un tornitore specializzato, amava la musica e conosceva da esperto il melodramma. La mia passione per lo spettacolo si acuì. Con il contributo di quei miei secondi genitori la mia paghetta, in pratica, diventava doppia. E veniva tutta destinata al cinema».
• «Parabola di studioso - che spazia da Dante a Machiavelli, dal Tasso al Manzoni, dal barocco al futurismo, da D’Annunzio a Moravia - l’esperienza di vita ne fa un testimone di fatti e personaggi della storia recente. Ha studiato ad Heidelberg, insegnato a Baltimora e a New York, a Berkeley e a Los Angeles e poi a lungo nella sua città» (Nello Ajello).
• È morto la notte del 18 marzo 2014 all’ospedale Sant’Orsola, a quasi novant’anni. Romano Prodi: «La scomparsa di Ezio Raimondi, al quale ero legato da sincera amicizia, mi addolora molto. È stato grande il contributo che egli ha saputo esprimere alla cultura del Paese e al prestigio della nostra Università. Generazioni di studenti si sono formate, sotto la sua guida, a riconoscere il valore universale della letteratura e della poesia come dialogo incessante di una comunità dalla quale nessuno è escluso».