31 maggio 2012
Tags : Adriano Aragozzini
Biografia di Adriano Aragozzini
• Roma 3 luglio 1938. Ex patron del Festival di Sanremo (1989-1992). «I Festival degli anni 1990 e 1991 sono stati giudicati all’unanimità i due migliori mai realizzati». E poi: «Il sottoscritto ha fatto cantare a Sanremo Ray Charles con Toto Cutugno. Non so se mi spiego. Miriam Makeba, il meglio del mondo. Con me era il festival della canzone veramente. Settanta per cento di share nella finale del sabato. Il Quirinale chiedeva i biglietti, Palazzo Chigi chiedeva. Altri tempi». • Condannato nel 1996 a 3 anni e 6 mesi per aver pagato tangenti al fine di ottenere l’organizzazione del Festival dell’89, nel 2007 il giudice monocratico del tribunale di Sanremo (causa civile) stabilì documenti alla mano che il Festival di quell’anno era andato benissimo e aveva portato al comune fior di quattrini. Sentenziò perciò che Aragozzini doveva avere indietro i 200 milioni pagati all’epoca al comune ligure per danni d’immagine.
• Dalla parte di Baudo nelle polemiche relative al Festival 2007.
• Per un certo numero di settimane presenza fissa al Chiambretti c’è della primavera 2007, dove veniva intervistato in collegamento da New York.
• Ha raccontato di aver amato la cantante Tina Turner: «La nostra love story durò un paio di anni».
• Adesso «organizzo grandi eventi nel mondo. Sono il manager di Piero Mazzocchetti, talento puro. E produco programmi per la tv, anche se questa televisione non mi piace più». Perché? «Alla Rai non ci sono più capostruttura competenti, si improvvisa. Quelle poche persone che se ne intendono e tra queste mi ci metto pure io vengono estromesse regolarmente. Ormai lavorano solo i raccomandati. La società con a capo la madre di Tulliani aveva preso un appalto da un milione e mezzo da Rai 1. La società della moglie di Bocchino produce fiction per Rai 2. Le bastano come esempi?» (Alessandro Dall’Orto) [Libero 6/2/2011].
• Vive «tra Roma, New York e Miami». Separato dalla terza moglie, «ho una fidanzata e tre figli di 15, 14 e 9 anni» (Alessandro Dall’Orto) [Libero 6/2/2011].