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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Giovanni Anselmo

• Borgofranco d’Ivrea (Torino) 5 agosto 1934. Artista. «Siamo usciti dalle categorie pittura-scultura. Personalmente ho cominciato a usare l’energia, i campi magnetici». Aveva iniziato dipingendo, lavorando da grafico «ma soltanto quando ho cominciato a usare l’energia mi sono identificato con quello che stavo facendo» (a Paolo Vagheggi).
• Tra le sue opere più famose: la Scultura che mangia, del 1968, dove cespi di insalata sono compressi tra due blocchi di granito legati tra loro con una fune: dopo un po’ di tempo la lattuga, marcendo e decomponendosi, fa cadere il blocco più piccolo; Torsione, dove una pelle animale è affondata in un blocco di cemento e ritorta attorno a un bastone di legno creando un effetto di tensione.
• A Villa Medici (Roma) ha presentato una pietra che resta sollevata grazie a un nodo scorsoio ma è «come se il colore, il sentimento la sollevasse». Usa il blu oltremare, un colore di cui gli interessa «anche il nome, per orientare lo spettatore verso più direzioni, verso un altrove». Catalogato tra gli esponenti dell’Arte Povera, la considera «un’etichetta» più che un movimento o una corrente. Nel 1990 riceve il Leone d’oro per la Pittura alla Biennale di Venezia. Galleria Marco Noire, Torino. (a cura di Lauretta Colonnelli).