31 maggio 2012
Tags : Giancarlo Aneri
Biografia di Giancarlo Aneri
• Legnago (Verona) 1948. Produttore di vini, di olio e di caffè. Il suo Amarone (solo 6.000 bottiglie l’anno) si è guadagnato la fama di contemporaneo nettare dei potenti. Ha inventato il premio “È giornalismo”: all’inizio in giuria c’erano i soli Montanelli, Biagi e Bocca. Adesso, con Bocca, siedono Curzio Maltese, Gianni Riotta e Gian Antonio Stella. Nel 2012 (diciottesima edizione) è stato premiato Claudio Magris. • Mostrò inclinazione per gli affari fin da piccolo: «“La scuola non mi è mai piaciuta. Da piccolo comperavo a credito i cioccolatini Ferrero e costringevo i miei amichetti a giocare al negozio. Loro facevano i clienti ed io il negoziante. I cioccolatini li compravo a quindici lire l’uno. Li tagliavo in quattro e li vendevo a dieci lire al pezzo. Ci guadagnavo 25 lire ogni cioccolatino. Quelli che non avevano soldi non li facevo giocare. Già da allora si capiva che amavo questo mondo. Un’estate ho deciso di fare le granite e di venderle agli operai direttamente in fabbrica. Mi scoprirono i vigili e dovetti smettere. Ma intanto avevo fatto i soldi per le vacanze in Inghilterra. Mi chiamò Gino Lunelli alla Ferrari di Trento, la fabbrica di spumante. Sono rimasto con lui 20 anni. Non abbiamo litigato una sola volta”. Quando se n’è andato era vicepresidente e direttore generale. La Ferrari vendeva tre milioni e mezzo di bottiglie. “Quando ero entrato, 190 mila bottiglie”. Ad un certo punto s’è messo in proprio. Prosecco, Amarone, caffè, olio... [...] “Io sono un imprenditore di nicchia. Che però è nei posti giusti. Tutti i grandi del mondo, al di fuori dei cinesi, hanno bevuto i miei prodotti. A partire da Bush. E se vai nel migliore albergo di New York, o c’è il mio olio, o il mio caffè o il mio vino”» (Claudio Sabelli Fioretti) [Corriere Magazine 26/3/ 2006].
• «L’Amarone piace molto a una clientela internazionale, che per una bottiglia arriva a spendere 200 dollari a New York e 200 euro a Parigi» (Alain Elkann, 14/4/2013).
• È vero che con il suo Prosecco sono stati fatti famosi brindisi? «Beh, sì. E ovviamente ne sono molto orgoglioso. Perché, ad esempio, Biagi brindò ai suoi ottant’anni con il Prosecco Aneri, Montanelli per i suoi novant’anni a Fucecchio sempre con il nostro vino. E quando Barack Obama è stato eletto presidente per la prima volta, il giorno dopo è andato a Chicago al ristorante italiano La Spiaggia e ha brindato alla sua vittoria proprio con le nostre bollicine» (Alain Elkann, 14/4/2013).