31 maggio 2012
Tags : Claudio Amendola
Biografia di Claudio Amendola
• Roma 12 febbraio 1963. Attore. «La verità è che agli italiani del nostro cinema non gliene frega niente».
• A parte la serie de I Cesaroni, ha interpretato uno spot per la 3 con Paris Hilton («Mi guardava come se fossi una pianta. Le mie figlie m’hanno detto: “Papà sei matto?”») e per Mediaset Premium. Ha condotto su Canale 5 Scherzi a parte (con Cristina Chiabotto e Valeria Marini nel 2007, critica molto fredda, e con Teo Mammucari e Belen Rodriguez nel 2009). Nel 2012 è alle Iene; nel 2015 è opinionista in studio al Grande Fratello. Ultimi film: Cha cha cha (Marco Risi, 2013); La mossa del pinguino (2013), di cui è anche regista; Noi e la Giulia (Edoardo Leo, 2015, Nastro d’argento come miglior attore non protagonista); Suburra (Stefano Sollima, 2015).
• Vita Figlio degli attori Ferruccio Amendola e Rita Savagnone («L’unica volta che ho sentito i miei dirsi “ti amo” è stato quando ho visto New York, New York. Lui era De Niro, lei Liza Minelli»). Scapestrato, sempre in strada, tipica disperazione dei genitori. Un giorno la mamma incontra il regista Franco Rossi, che cerca «un giovanotto sui diciotto anni, fisico da pugile, faccia aperta e cordiale»: «Hai descritto mio figlio». «Claudio di quel provino non voleva saperne. Ci andò con l’idea di scapparsene subito dopo. E invece, la settimana seguente, era sul set di Storia d’amore e d’amicizia, una delle più belle fiction della nostra tv».
• Ha vinto il David di Donatello come miglior attore non protagonista per Un’altra vita (1993).
• È l’interprete di Giulio Cesaroni nella fiction I Cesaroni (in cui recita anche la madre Rita Savagnone, nei panni però della suocera), storia di una famiglia allargata (interpreta un vedovo con tre figli, Elena Sofia Ricci una divorziata con due figlie). Ultime fiction: Tutti per Bruno (2010), Dov’è mia figlia (2011), Lampedusa (2015).
• Da anni insieme alla collega Francesca Neri: «Lei ha influito molto, mi ha dato un grande aiuto» (i due hanno fatto insieme un solo film, Le mani forti, 1997, regia di Franco Bernini). Si sono sposati a New York nel 2010.
• Tre volte padre. Alessia (1984) e Giulia (1990) dalla prima moglie (Marina Grande), Rocco (1999) dalla Neri. Nel 2010 è diventato nonno di Diego, nato dalla relazione di Alessia con Fabrizio Croce.
• Nel 2007 Alessia e Giulia hanno debuttato nel cinema col film La partitella di Giuseppe Manfridi.
• Ha una barca a vela, la Acaia Cube, con la quale nel 2008 ha anche partecipato alla Rolex Cup.
• Ha aperto un ristorante, L’Osteria del parco, a Valmontone, alle porte di Roma.
• Vive a due passi da Villa Borghese, a Roma.
• Frasi Ha riportato sullo schermo il Monnezza di Tomas Milian (Il ritorno del Monnezza, Vanzina 2005). Tomas Milian era doppiato da suo padre Ferruccio.
• Più di altri attori, dicono, corre il rischio dello stereotipo, il tipo dalle maniere spicce e ruvide ma sempre con un fondo di onestà e sentimentalismo: «Dice: non hai paura che non ti fanno fare più altro? No, mi sento molto fortunato a riuscire a rappresentare un personaggio così. L’85 per cento dei protagonisti della cinematografia mondiale è fatto da criminali, poliziotti, cattivi che si redimono, maledetti ma con un cuore buono. Ho fatto la mia fortuna grazie a loro. E poi sono un po’ così anche nella vita».
• Il ruolo in cui si è sentito meglio rappresentato è quello in Mery per sempre: «L’ho voluta coi denti quella parte. Marco Risi nemmeno voleva sentirne parlare, gli altri attori erano tutti palermitani, minorenni, ragazzi che il carcere lo avevano fatto davvero. Feci un provino fantastico: alla fine Risi si alzò e mi disse: “Mi hai fregato!”».
• «Dopo aver letto il copione due volte, lo so tutto a memoria. E così preferisco non rischiare di diventare meccanico a furia di ripetere le battute».
• «I registi del cinema cosiddetto d’autore hanno rotto i... Stanno lì che si contorcono sulla sedia, convinti di fare un capolavoro. Poi, però, da un po’ di tempo a questa parte, siccome devono campare, vengono pure a fare fiction e non la sanno fare: sono lenti, fanno perdere tempo agli attori e pure un sacco di soldi alla produzione» (a Emilia Costantini) [Cds 4/2/2009].
• «Sono stato ore fuori dalle roulotte a guardare: “Famme vede’ che mestiere posso imparare perché non so quanto durerà”. Chi se l’immaginava che avrei fatto davvero l’attore? Sono stato zitto dieci anni ad ascoltare registi e attori, oggi dopo dieci minuti sul set so come finirà la giornata. Ho imparato moltissimo dai registi incartati, quelli che fanno, fanno, per tornare al punto di partenza. Una sera Mastroianni a cena, fra tante cose, ne disse una che mi colpì: “Quando ti capiterà di incontrare un regista pippa, statte zitto se no s’incarta e non finisci più”» (a Silvia Fumarola) [Rep 6/8/2015].
• Tifo Romanista. Nel 2013 ha dichiarato di aver dato «le dimissioni da tifoso, se ne riparlerà quando la squadra tornerà ad essere degna di questa città...» (Il Messaggero). La moglie, invece, è della Lazio.
• Religione È ateo.
• Politica Rifondazione. Presentò anche un concertone del primo maggio. Alla domanda di Francesco Rigatelli della Stampa: «Lei è ancora comunista?», risponde: «Sto ancora cercando una parola sostitutiva».
• Alle politiche del 2013 ha votato «Ingroia, giusto per buttare via la mia scheda. Ma se Renzi diventerà leader del Pd, probabilmente, una diaspora a sinistra del Pd, ci sarà. E forse ci sarà lo spazio per ricreare un partito di sinistra che abbia un peso all’opposizione. Perché l’opposizione è la nostra vocazione, non c’è dubbio. Anche intercettando le delusioni di quelli che stanno uscendo dal Movimento 5 Stelle. Lo guardavo di buon occhio, prima. Ora credo che abbiano perso un’occasione unica. Potevano costringere il Pd a fare cose mai viste» (a Elena Martelli) [HuF 13/6/2013].
• «Da quando è stato fatto il Pd, ho sempre pensato che pere e mele non si mettono assieme e la deriva è stata sempre più centrista. Penso che Renzi sia la persona più giusta per il Pd, perché il Pd non è più un partito di sinistra. Basta. Qui in Italia non può esserci una sinistra allargata. E il centro sarà sempre figlio di quello che era la democrazia cristiana. Con argomenti tabù per la sinistra, da sempre» (ibid.).
• Alle comunali di Roma del 2013 ha votato Ignazio Marino, ma solo al ballottaggio, al primo turno non è andato.
• A maggio 2015 ha preso parte a un cortometraggio in cui si ironizzava su una possibile visita, poi saltata, di Matteo Salvini (Lega Nord) nel quartiere romano della Garbatella. Nel video compariva lo slogan: «Leghisti & Razzisti». La risposta di Salvini al Tempo: «Sono degli ignoranti, come il signor Claudio Amendola, con un ricco conto in banca. È facile pontificare quando non si ha un problema di casa popolare, di mutuo, di disoccupazione, di mezzi pubblici insicuri» (ad Antonio Angeli) [Tmp 10/5/2015].