Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Montalbano Jonico (Matera) 19 aprile 1952. Politico. Sindaco di Scanzano Jonico dal 1997 al 2006 (lista civica di destra vicina ad An, percentuali superiori al 70%), il paese che a fine 2003 bloccò la Basilicata ribellandosi al progetto di una discarica di scorie radioattive. Oggi editore televisivo. Arrestato il 14 giugno 2005 per concussione, corruzione, violenza privata e violazione della legge elettorale: alcune telecamere nascoste nei seggi di Scanzano mostravano «le urne capovolte e le schede tirate fuori e poi, rivedute e corrette, infilate di nuovo nell’urna» (Carlo Vulpio). Sua difesa: «La realtà è un’altra, il presidente capovolge l’urna per tirar fuori una scheda di troppo, imbucata per errore». Dopo quattro mesi di carcerazione preventiva, tornò a fare il sindaco.
• Il 27 giugno 2008 è stato affidato ai servizi sociali dopo la condanna a 15 mesi subita in Cassazione per «una pratica di abuso edilizio con successiva concessione in sanatoria rilasciata dalla commissione comunale» (Filippo Mele). Da ultimo era passato dalla parte degli accusatori nell’inchiesta di De Magistris e della procura di Varese sugli insediamenti turistici di Scanzano Jonico (violazione delle norme ambientali e indebita percezione di contributi pubblici): si oppose già da sindaco al progetto della società Marinagri, è un testimone prezioso assieme al boss Salvatore Scarcia.