31 maggio 2012
Tags : Carla Bissi
Biografia di Alice
• (Carla Bissi) Forlì 26 settembre 1954. Cantante. Autrice. «Non credo di essere tagliata per una vita trascorsa incidendo un disco ogni dodici mesi, nell’attesa dei rituali delle classifiche».
• «La mia prima stella polare è apparsa a 8 anni: il maestro Bocca, un pianista. Ero andata in gita con i miei genitori a San Marino. Là vidi dei manifesti che annunciavano una gara canora per bambini con Mago Zurlì. Lui, il mago con i lustrini in testa, era il mio idolo. Feci il diavolo a quattro finché mi portarono. E mi esibii con la mia canzoncina. Fu allora che il signore che ci accompagnava al piano, il maestro Bocca, disse: "Questa bambina ha talento, fatele studiare canto"» (a Giuseppina Manin) [Cds 1/8/1994].
• «Aveva poco più di 16 anni, magra come un grissino e con gli incisivi da coniglietto. Si chiamava Carla Bissi e andò con la mamma a Torino, nell’auditorio della Fonit Cetra, per partecipare al concorso "La strada del successo". Che vinse alla grande. Carla Bissi subito dopo andò a Castrocaro e vinse anche lì, poi esordì a Sanremo, l’anno dopo (’72), con Il mio cuore se ne va, e vinse la Gondola d’argento a Venezia. Si farà chiamare Alice Visconti, poi soltanto Alice» (Elia Perboni) [Cds 14/7/1992].
• «Negli anni ’80 finisce tra i big della canzone italiana: viene pubblicato un singolo intitolato Il vento caldo dell’estate e un album come Capo Nord che sancisce un incontro importante per Alice, quello con Franco Battiato, Giusto Pio e Francesco Messina. Lo stesso Battiato firma la canzone che vede trionfare Alice al Festival di Sanremo del 1981: Per Elisa. Da questo momento la sperimentazione, l’equilibrio tra canzone e ricerca sonora entrano sempre più nella vita artistica di Alice» [Perboni, Cds 17/3/1996]. «Ho incontrato Franco a venticinque anni. Io già cantavo ma non ero soddisfatta. Sentivo la necessità di affermarmi come cantautrice, avevo molte cose da dire ma nessuno che stesse ad ascoltarmi. Lui mi ha detto: va bene, ma prima devi lavorare a livello compositivo. Battiato è stato davvero fondamentale per la mia vita e la mia carriera: mi ha aperto nuovi mondi, mi ha fatto vedere oltre l’orizzonte, mi ha aiutata a esprimere i caratteri più interessanti della mia vocalità» [Manin, cit.].
• «Coniuga negli anni Ottanta successo e qualità, aggiungendo ai concerti italiani frequenti e fortunate tournée all’ estero, dalla Germania al Giappone. Nell’84, con Battiato, si classifica quinta all’Eurofestival con I treni di Tozeur e l’anno dopo dedica sempre a Battiato l’album Gioielli rubati. Dall’86, la svolta. Grazie all’incontro con Francesco Messina, Alice affronta linguaggi musicali diversi e collabora con artisti internazionali. Nascono così album come Park Hotel, Il sole nella pioggia, Mezzogiorno sulle Alpi» (Ranieri Polese) [Cds 22/6/2011].
• Nel settembre 2012 pubblicò, presso la sua etichetta Arecibo, Samsara, nuovo album di inediti a quattordici anni dall’ultimo. «La scelta di un titolo come Samsara è nata per caso durante una serata tra amici: “Stavamo chiacchierando ed è venuta fuori questa parola sanscrita che esprime il ciclo incessante della vita basato su nascita, morte, rinascita… L’ho trovata perfetta per un album come questo, così eterogeneo, scritto a più mani, fatto di quadri di vita”» (a Raffaella Oliva) [Cds 13/1/2013]. Nel disco anche due brani di Tiziano Ferro e uno di Franco Battiato, scritto apposta per lei in appena quattro giorni.
• Nel novembre 2014 è uscito l’ultimo album, Weekend, realizzato in collaborazione con Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu.
• «Anche se mantengo sempre un’attenzione particolare, costante per il testo, io come cantante appartengo al pop. Il pop, si sa, è un linguaggio di grande comunicazione, apparentemente semplice, ma basta poco per rischiare la banalità. Nonostante le molte spinte per una produzione più commerciale, posso dire che mi è riuscito di mantenere la mia strada personale, credo non banale» [Polese, cit.].