31 maggio 2012
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Biografia di Rita Algranti
• Roma 12 gennaio 1958. Terrorista. La “compagna Marzia” della «colonna Romana» delle Brigate rosse.
• Arrestata in Egitto, al Cairo, il 14 gennaio 2004, insieme con il suo compagno Maurizio Falessi, dopo una latitanza ventennale. Viveva gestendo un piccolo ristorante in Algeria (lui faceva l’organizzatore di congressi).
• «Vent’anni, gli occhi celesti, i capelli biondi» (Bellu), il 16 marzo 1978 levò in alto un mazzo di fiori per segnalare ai compagni brigatisti che stava arrivando la macchina di Moro (vedi Mario Moretti).
• Condannata all’ergastolo, dietro le sbarre «s’è messa a studiare, ha completato gli esami del corso di laurea in Lingue e civiltà orientali. Voleva fare la tesi sui dialetti arabi, ma il professore ha detto che sarebbe dovuta andare sul posto “E io non posso”».
• Nel carcere di Rebibbia lavora anche come bibliotecaria.
• Di sé dice di non aver la cultura del pentimento [Giovanni Bianconi, Cds 14/10/2008].
• È l’unica di quel gruppo brigatista chiusa in prigione. Cossiga: «I sequestratori e gli assassini di Aldo Moro sono tutti fuori tranne Rita Algranati, che sono andati a riprendere in Algeria da pochi anni, solo perché gli era sfuggita prima. È un’ingiustizia» [Giovanni Bianconi, Cds 15/01/2009].
• A suo tempo sposata con Alessio Casimirri, latitante e che nel frattempo si è risposato senza divorziare.
• Sulla sua latitanza restano molti misteri.