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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Ferdinando Adornato

• Polistena (Reggio Calabria) 11 maggio 1954. Giornalista. Politico. Inizi all’Unità, fondatore e direttore del mitico mensile della Fgci Città futura, poi carriera all’Espresso e a Panorama dove arriva fino alla qualifica di caporedattore. Ha fondato e diretto Liberal. Ex Pci, eletto deputato nel 1994 (Alleanza Democratica), nel 2001 e 2006 (Forza Italia), nel 2008 e nel 2013 (Udc). Da marzo 2013 è segretario della Camera dei Deputati. «Nella mia vita mi è capitato spesso di cambiare partito, ma non idea». • Forzista della prima ora, dopo anni di impegno nella costruzione del partito dei moderati, al momento della fondazione del PdL (novembre 2007) preferì aderire all’Udc. 
• «Ero un dirigente giovanile del Pci [...] Ma è preistoria. Quando leggo sui giornali “ex comunista” è come se mi dicessero “ex adolescente”». 
• «Ci ho messo dieci anni a voltar gabbana, e nel 1989, prima della caduta del Muro di Berlino, ho scritto Oltre la sinistra. Dice: “Ma quanto sei intelligente…”. “Sì, sono intelligente”. Un libro che si chiama Oltre la sinistra! Massimo D’Alema mi mandò un biglietto: “Caro Adornato, oltre la sinistra c’è solo la destra”. Aveva ragione». 
• «È stata una scelta religiosa che mi ha portato al mio approdo cristiano-liberale [...] Io credo in Gesù Cristo. Non so se fosse il figlio di Dio. Ciò di cui sono però certissimo è che tutti gli insegnamenti che Cristo ci ha lasciato, sono quelli cui io cerco di corrispondere». 
• «Un po’ ambiguo, ma intelligente. Ha anche una certa finezza di scrittura: alcune sue cosine sono buone. Un Eugenio Scalfari in piccolo. Non va sottovalutato. Ma, intendiamoci, neppure sopravvalutato» (Giorgio La Malfa).
• «Mi sono sposato tre quattro volte, sempre con la stessa moglie. Ci siamo prima sposati a Las Vegas perché Maresa era separata. Poi con rito polinesiano. E poi con tutti i crismi in Italia» (a Barbara Romano). 
• Tre passioni: il ping pong, i peperoncini sott’olio e la Juventus. Da giovane mezz’ala della Boreale, lo voleva il Milan ma non si presentò al provino. 
• «Per anni, unico, accettato rappresentante del centrodestra all’Ultima Spiaggia di Capalbio» (Fabrizio Roncone).