31 maggio 2012
Tags : Gianandrea Noseda
Biografia di Gianandrea Noseda
• Milano 1964. Direttore d’orchestra. Diploma al Conservatorio di Milano dove studiò anche pianoforte e composizione. Primo direttore ospite del Mariinskij a San Pietroburgo (chiamato nel 1997 da Valery Gergiev), Chief Conductor della Bbc Philharmonic di Manchester dal 2006 al 2011, creativo responsabile artistico delle Settimane Musicali di Stresa, dal settembre 2007 direttore musicale del Teatro Regio di Torino. Dal 2010 al 2013 ha guidato i complessi del Teatro in tournée in Spagna, Francia, Germania, Austria, Cina e Giappone. «Nessun è divo. Senza l’orchestra il direttore non è niente».
• La carriera sul podio cominciò a trent’anni: «Due concorsi internazionali vinti e l’occasione di dirigere la Verdi. Il segnale era chiaro. Lasciai la carriera pianistica per la direzione d’orchestra». Da allora ha diretto in tutto il mondo. Nel 2002, con Guerra e pace di Prokof’ev, è stato per la prima volta sul podio del Metropolitan di New York, dove poi è tornato con opere di Verdi. Nella stagione 2006-07 il debutto con la Filarmonica della Scala e la Israel Philharmonic, nel 2008 con la London Symphony. Nel 2011 ha diretto la National Symphony Orchestra di Washington, nel 2012 ha debuttato al Wiener Staatsoper di Vienna e ha diretto la Chicago Symphony Orchestra. A Londra ha diretto Shostakovich: «Ho un debole per i compositori di transizione, sopravvissuti alle cesure e agli sbalzi della storia (...) Amo il tardo Mahler, Schönberg, Berio, la musica russa tra Otto e Novecento. Il brivido di chiunque sia alla ricerca di un nuovo linguaggio». Nel 2005 una sua integrale delle sinfonie di Beethoven, con la Bbc Philharmonic, fu scaricata dalla rete da quasi un milione e mezzo di utenti.
• «Un direttore di vivissima energia, entusiasta di conoscere e sperimentare, consapevole che spetta a lui e ai suoi coetanei “vincere la sfida decisiva, portare la nostra musica, le emozioni, la verità che sa dare a un pubblico più vasto e più giovane. Una responsabilità che sento sulla pelle, come molti colleghi”» (Sandro Cappelletto).
• «Per lui l’orchestra è una cucina ricolma di materie prime e di spezie raffinate. “Poi, a volte, dalla pasta esce qualcosa di magico”» (Sergio Trombetta).