Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Perugia 17 agosto 1954. Giornalista. Critico televisivo. Autore radiotelevisivo. Dal 1993 al 2004 condusse Golem, «miserie della televisione e dei suoi idoli», «tormentone mattutino su Radiouno per un pubblico alto, bello e consapevole dei guai della tv e della comunicazione in genere» (Antonio Dipollina). Dal 1999 al 2004 diresse Rainet (internet company della Rai). Lasciata la Rai nel 2004, adesso è editorialista della Stampa e speaker di Radio24 (conduttore di Melog). Ha scritto due libri: Le vostre miserie il mio splendore (Mondadori 2007), dedicato al suo avatar Bitter Scarfiotti e a Second Life, e Una notte ho sognato che parlavi (Mondadori 2013), dedicato al figlio Tommaso malato d’autismo.
• Iniziò a collaborare con la Rai nell’83: «Mi avevano detto che ci voleva una raccomandazione molto forte. Scelsi il nome di un arcivescovo realmente esistente e scrissi una finta lettera di raccomandazione. Nessuno andava a controllare, allora».
• Ha fatto anche l’opinionista all’ Isola dei famosi. Ed è stato tra gli autori de Il bene e il male di Vittorio Sgarbi (Il Fatto Quotidiano).
• «Innamorato degli ultimi posti del torpedone. “E stato lì giù che per la prima volta ho sentito la consistenza della coscia di una donna. Era la terza media”» (Alessandra Arachi) [CdS 24/1/2008].
• Promosse una campagna on-line contro l’uso delle scarpe “ballerine” da parte delle donne (Paola Pollo) [CdS 22/11/2008].
• Ordinovista in gioventù, poi collaboratore di Farefuturo (Pietrangelo Buttafuoco).
• Sposato, due figli.
• Del suo profilo su Twitter disse: «L’ho aperto per capire di cosa si trattasse. Poi ho capito, e ora è lì in disuso. un passo indietro, una deprivazione rispetto a Facebook. Tornare agli sms. L’unico pregio di Twitter è aver reso più facile la vita degli uffici stampa, se la cavano con due foto e 140 battute» (a Novella 2000).