Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Rodi (Grecia) 27 maggio 1941 – Roma 5 gennaio 2010. Regista. Nel 2007 ha diretto Marx a Roma di Howard Zinn, Il giardino dei ciliegi e Il gabbiano di Čechov. «Si comincia a pensare che l’ex regista d’avanguardia è ormai un uomo pieno di nostalgia, la nostalgia più cocente non è quella dei suoi personaggi, è invece la sua» (Franco Cordelli). Da ultimo a Milano la ripresa di Sempre così carine di Claire Dowie e a Roma Arrivederci e grazie di Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime. Per i più piccoli e per le scuole ha firmato la regia degli spettacoli In cammino per Oz e Il berretto a sonagli.
• Direttore artistico del Teatro Vascello di Roma. Conosciuto per il lavoro in coppia con Manuela Kustermann. «Il loro primo spettacolo al piccolo Teatro La Fede di via Portuense a Roma, 26 opinioni su Marcel Duchamp di John Cage, segna l’esordio della cosiddetta scuola romana. Mitica anche la data: è il 68. Lui è un pittore autodidatta che fino a quel momento si è dedicato agli happening, ma è attratto dalle possibilità di immaginifica contaminazione in teatro. Iniziato in anni inquieti, il sodalizio d’arte e di vita non si interrompe più. Persa La Fede nel 1978, la coppia trascorre un decennio vagabondo, che è anche quello dell’entrata nei circuiti istituzionali. Poi la Fabbrica dell’Attore rimette su casa, acquistando un vecchio cinema-teatro, Il Vascello, e trasformandolo nel più bello spazio scenico della capitale, con l’unico torto di essere un po’ decentrato» (Diario). Nel 2008 tuttavia firmò con la Kustermann un appello-petizione per salvare il teatro dalla chiusura, a causa dei tagli ai finanziamenti.
• «Regista eclettico» (Franco Cordero) [Cds 6/1/2010].
• Gli è stata dedicata una sala del Teatro Vascello, a Roma.