31 maggio 2012
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Biografia di Ornella Muti
• (Francesca Rivelli) Roma 9 marzo 1955. Attrice. Da ultimo vista nel film di Woody Allen To Rome with love (2012), nella fiction L’inchiesta, di Giulio Base, nella parte di Maria Maddalena (Raiuno e al cinema anche in Usa), nel film-documentario di Citto Maselli Civico 0, dov’è una badante romena. Nel 2009 ha recitato per la prima volta a teatro, protagonista della commedia noir L’Ebreo, regia di Enrico Lamanna, in scena al Giuseppe Verdi di Pordenone.
• Tra i suoi film: Romanzo popolare (Mario Monicelli 1974), L’ultima donna (Marco Ferreri 76), Il bisbetico domato e Innamorato pazzo (Castellano e Pipolo, 80 e 81, con Celentano), Tutta colpa del Paradiso (Francesco Nuti 85), Grandi magazzini (Castellano e Pipolo 86), Cronaca di una morte annunciata (Francesco Rosi 87), Io e mia sorella (Carlo Verdone, Nastro d’argento 88 come miglior attrice protagonista), Codice privato (Maselli, Nastro 89), Il viaggio di Capitan Fracassa (Ettore Scola 90).
• Madre estone, Ilse Renata Krause, padre napoletano, ha una sorella, Claudia (Roma 16 giugno 1950, popolarissima attrice di fotoromanzi) sposata in seconde nozze con Paolo Leone (figlio dell’ex presidente della Repubblica). «Mio padre è morto che avevo dodici anni. Mi raccontava le storie, mi faceva mangiare con tanti scherzi, un uomo così allegro. Ed è morto che ero tanto piccola e ne avevo così bisogno».
• «Mia sorella lavorava nella pubblicità, andò a fare un provino per il film di Damiani, quello su Franca Viola, la ragazza rapita in Sicilia che poi non si volle sposare (La moglie più bella, 1970). Io la accompagnai. Damiani ci vede e fa: “Voglio lei!” indicando me. M’ha vista e m’ha presa. Avevo 14 anni. Una tragedia. Mi buttavano sul set: fa’ questo, fa’ quello. Per loro ero meno de ’na caccola. Dico io: damme du’ sberle, famme capì che devo fa’. Ero sconvolta. A casa piangevo, però mai davanti a loro. Io magari avrei fatto la ballerina, lo scienziato nucleare» (a Giorgio Dell’Arti).
• «Io vedevo le copertine e dicevo: ma dài! Se ci avessi creduto a 19 anni sarei diventata una megastronza» (a Candida Morvillo).
• Il nome d’arte fu inventato dal regista Damiano Damiani.
• «Io non frequentavo giovani ma solo adulti. Lavoravo come una pazza e finivo regolarmente invischiata in storie più grandi di me, con uomini maturi... A diciassette anni, dopo Appassionata (Gianluigi Calderone 1974), rimasi incinta e dovetti affrontare la vita come ragazza madre. Più che altro ho avuto incoscienza. Ho sempre seguito il mio istinto e sono stata educata al dovere dalla mia mamma nordica. In quel cinema dominato dagli uomini e da star come la Vitti o la Antonelli, noi eravamo le pischelle e dovevamo stare zitte. Sul set io ero un’ombra, mi preoccupavo solo di obbedire agli ordini. Poi mi sfogavo piangendo a dirotto».
• «Ero incinta, avevo 17 anni, non sapevo se nasceva maschio o femmina. Ho detto: voglio un nome che va bene per tutti e due, un nome che non finisce né in “o” né in “a”. Naike è il figlio del capo indiano Kocis, andava bene sia per un maschio che per una femmina» (vedi RIVELLI Naike). La parola “naike” in indo-americano significa “confusione”. La Muti non ha mai voluto far sapere chi è il padre.
• Ebbe una storia d’amore con Celentano.
• Prime nozze con Alessio Orano (1975-1981), seconde col finanziere Federico Fachinetti (1988-1996), da cui ebbe i figli Caroline (1984) e Andrea (1988). Col pancione di Caroline girò Il futuro è donna di Ferreri, con quello di Andrea Io e mia sorella di Verdone. Andrea ha debuttato al cinema nel film di Giovanni Veronesi Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso (2010).
• Negli ultimi anni ha accettato in prevalenza film diretti da donne e, tra questi, Uomini & donne, amori & bugie (2003), girato da Eleonora Giorgi, che fu sua grande amica/rivale negli anni Settanta.
• Dal 1996 una lunga storia con Stefano Piccolo, chirurgo plastico di nove anni più giovane. Lasciato nel 2007. Confidò nel marzo 2008 a Gianni Armand-Pilon: «Da quando il nostro progetto è andato in fumo le mie certezze si sono sgretolate. È come se mi avessero staccato un pezzo». Disse Piccolo a Chi: «Per i suoi figli ha messo da parte me. Per me non c’era più posto (...) Di lei mi manca tutto. Ho difficoltà a ricordarmi com’era la mia esistenza prima di lei». Dal 2008 è legata all’imprenditore francese Fabrice Kerhervé.
• Nella sua autobiografia Bucce di banana (Sperling & Kupfer 2007) Rupert Everett la descrisse così: «Non era altezzosa, grazie anche a un paio di caviglie incredibilmente grosse, che la facevano rimanere coi piedi ancorati a terra».
• Dal 1999 tentata dal buddismo: «Una volta per caso, alle quattro e mezza di notte, lavorando con una mia amica buddista provai a recitare il loro mantra. Provai a pregare con lei, ripetendo la loro frase: “nam myo ho renge kyo”, che vuol dire: “dedico la mia vita alla legge di causa ed effetto”. Ho provato subito un grande benessere» (a Laura Laurenzi).
• Non indossa pellicce ed è una fervente animalista. Dovendo girare un film in Colombia pretese che la produzione facesse attraversare l’oceano anche al suo gatto.
• Residente a Montecarlo, nel 2008 ebbe problemi con l’Agenzia delle entrate, che le avrebbe presentato un conto da un milione e 300 mila euro per evasione fiscale. Le avevano già chiesto un milione per il periodo 1995-1998. Dall’aprile 2014 è sotto processo per truffa: secondo l’accusa, nel dicembre 2011 fece annullare tre date de L’Ebreo producendo un certificato medico falso, per poter partecipare ad una cena di beneficenza di Vladimir Putin.