31 maggio 2012
Tags : Giorgio Mulè
Biografia di Giorgio Mulè
• Caltanissetta 25 aprile 1968. Giornalista. Direttore di Panorama. Dal 2007 al 2009 direttore di Studio Aperto (il tg di Italia Uno). Già direttore di Videonews, la testata trasversale delle tre reti Mediaset che controlla tutti gli approfondimenti che non fanno capo ai tg (Verissimo, L’antipatico, Tempi moderni, Secondo voi). Ex direttore di Economy, ex vicedirettore di Panorama, ex cronista del Giornale e del Giornale di Sicilia.
• «Era approdato alla corte dei berluscones nei primi anni Novanta, quando un bel pezzo della redazione romana del Giornale di Montanelli si era trasferita a Palermo nei mesi delle prime stragi di mafia. Allora era un ragazzo sveglio, dalla bella penna e dalle ottime entrature nelle forze dell’ordine. Certo, sia lui che la sua futura moglie avevano simpatie di sinistra e non le nascondevano. Ma Giorgio, e questo era quello che contava, era in grado di produrre scoop su scoop, aveva un filo diretto con il futuro vicecapo della polizia Arnaldo La Barbera, contro il quale avrebbe ingaggiato memorabili battaglie al tavolo da poker, e parlava un buon inglese, frutto anche di un’esperienza al Progresso Italo Americano. Insomma, assumerlo era obbligatorio. Così il cocciuto Mulè era andato incontro al suo destino: si era ritrovato a lavorare in una redazione che di lì a poco sarebbe diventata il nucleo fondante di Forza Italia a Roma e che avrebbe guidato la fronda interna al Giornale contro il direttore Indro Montanelli. È nella capitale che nascono i suoi primi rapporti con Previti, che Mulè intervista e consulta spesso. Ed è sempre lì che sua moglie abbandona per qualche tempo il giornalismo per andare a lavorare nello staff del forzista Antonio Tajani. Lui intanto suona l’assalto ai magistrati e al pool di Mani pulite con una serie di violenti articoli che gli costano qualche processo per diffamazione, ma anche molta ammirazione nel campo polista, e rinsaldano i legami con Giuseppe Sottile, alter ego prima di Paolo Liguori a Studio Aperto e poi di Giuliano Ferrara al Foglio. Per Sottile, anzi, Giorgio è quasi un fratello minore. Ovvio dunque che abbia la carriera segnata. Il banco di prova è proprio Panorama, dove nel giro di un paio d’anni diventa vicedirettore, per poi conquistare a inizio 2005 la direzione di Economy» (Peter Gomez).
• Nel 2013 è stato condannato dal tribunale di Milano a otto mesi di reclusione, senza sospensione condizionale della pena, per omesso controllo su un articolo del 2010 relativo allo «stato di salute» della Procura palermitana.