31 maggio 2012
Tags : Giorgio Moroder
Biografia di Giorgio Moroder
• (Hansjörg) Ortisei (Bolzano) 26 aprile 1940. Compositore.
• «La gente dice che sono bravo con le melodie. La melodia è per me un tratto assolutamente italiano, in questo siamo davvero i migliori del mondo» (a Bruno Ruffilli) [Sta 18/9/2013].
• Artefice dei più grandi successi di Donna Summer (1948 – 2012, discomusic anni Settanta), vinse l’Oscar per la colonna sonora di Fuga di mezzanotte (Alan Parker 1978) e per le canzoni What a feeling (in Flashdance di Adrian Lyne, 1983) e Take my breath away (in Top gun di Tony Scott, 1986). «Ha saputo coniugare nella metà degli anni ’70 la glaciale sperimentazione dei Kraftwerk con la fase robotico-ballabile della disco di Monaco. From here to eternity del 1977 e i lavori con la sua musa, la disco queen Donna Summer, sono ancora oggi dei classici del genere» (il Manifesto).
• La Summer nel 2008, a quasi sessant’anni: «“Se ho deciso di tornare, è perché ero stufa di cantare le solite cose, avevo bisogno di nuove canzoni, per non continuare tutta la vita a fare Love to love you baby (...) Io non volevo cantarla. Perché lo feci? Mi costrinsero. Avevo scritto una melodia senza parole, poi Giorgio Moroder e Pete Bellotte cominciarono a suggerirmi delle frasi sexy da infilarci dentro. Alla fine mi arresi, dissi che avrei fatto un demo, cominciai a sospirare, imitando la voce sexy di Marilyn Monroe, almeno quelle erano le mie intenzioni. Moroder esclamò: ‘È perfetta, perfetta così’. Pensai fosse impazzito, non avrei mai potuto dare in pasto al pubblico quella cosa”. Una canzone di 17 minuti che rimase incastonata nel cuore degli anni Settanta e diventò un inno da discoteca. “Venti orgasmi uno dopo l’altro”, scrisse il Time» (Giuseppe Videtti).
• «Fa fatica a definirsi artista: “Ho sempre fatto il musicista e il produttore” (...) La sua sigla dei Mondiali del 1990 (Un’estate italiana cantata da Gianna Nannini e Edoardo Bennato) è stato l’ultimo 45 giri di grande successo della discografia italiana. “Gianna e Edoardo hanno scritto le parole e hanno cantato: di quella session a Milano ricordo musicisti eccezionali, tra i migliori con cui abbia lavorato” (…) Ha davvero avuto a che fare con i migliori del mondo. Basta guardare i corridoi della sua casa: dischi d’oro e di platino: Diana Ross, Barbra Streisand, Cher, Blondie, David Bowie. E Freddie Mercury in quell’altro esercizio di spericolato retrofuturismo che era la colonna sonora del classico del cinema muto Metropolis (1984). Michael Jackson: “Lui aveva in mente di fare il remake di un film degli anni ’60, The 7 Faces of Dr Lao. Abbiamo fatto cinque o sei canzoni e andava tutto bene anche se molto lentamente. Finché non è saltato fuori lo scandalo degli abusi sul bambino e si è bloccato tutto: nessuno ha voluto più metterci i soldi. Lavorare con Michael era difficilissimo: per incontrarlo ci mettevi una settimana: è un vero peccato che sia andata così” (…) Affiora un ricordo insolito. “Sì, lo strano incontro con Bob Dylan. Sylvester Stallone voleva che lui cantasse il tema finale di Rambo, credo il numero 3. E allora sono stato a casa sua a Malibu e gli ho proposto un pezzo: a lui è piaciuto e lo ha cantato. Poi qualche giorno dopo mi ha chiamato e mi ha detto che non se ne sarebbe fatto più niente. Forse non gli piaceva la canzone ma più probabilmente ha capito che forse non era il film giusto per lui”» (Daniele Cassandro) [Wired, maggio 2014].
• Nel 2013 i Daft Punk (duo francese di musica elettronica) pubblicarono la canzone Giorgio by Moroder. «È una specie di bio-song, nella quale il grande produttore prima racconta col suo inglese gutturale alla Thomas Mann gli inizi della carriera, poi dà spazio a un campionario dei suoi suoni e della sua concezione del ritmo, del ballo e delle sonorità proto-futuribili che lo resero inconfondibile» (Stefano Pistolini) [Fog 28/5/2013].
• Ora fa il deejay. «Mi ero allontanato dalla musica, facevo altro, giravo il mondo. Poi mi hanno chiamato i Daft Punk ed è ricominciato tutto. Ho iniziato per caso, ora è un nuovo lavoro. La cosa più bella è quando suono Flashdance o Love to Love You Baby: il pubblico è composto da giovanissimi, ma le conoscono anche se non erano nati quando sono state pubblicate» (a Bruno Ruffilli, cit.).
• Nel 2005 nominato commendatore della Repubblica Italiana da Carlo Azeglio Ciampi.
• Vive a Beverly Hills. È sposato con Francisca, un figlio, Alex (1989).