31 maggio 2012
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Biografia di Mario Mori
• Postumia (Trieste) 16 maggio 1939. Generale dei carabinieri. Dall’ottobre 2001 direttore del Sisde. Negli anni del terrorismo fu uno degli uomini di fiducia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (arrestò i brigatisti Barbara Balzerani e Giovanni Senzani). Dal 1986 al 1990 comandante del gruppo carabinieri Palermo I, dal 1990 al Ros, nel 1996 divenne comandante. Il 15 gennaio 1993 coordinò l’operazione che portò alla cattura di Totò Riina. Subito dopo l’arresto non ne perquisì la villa in cui s’era nascosto, omissione che provocò una quantità di polemiche e un processo durato tredici anni. La terza sezione del Tribunale di Palermo lo ha assolto dall’accusa di favoreggiamento. Nel 2008 rinviato a giudizio con l’accusa di aver favorito (con un mancato blitz il 31 ottobre 1995) la latitanza di Bernardo Provenzano (favoreggiamento aggravato): «Ho sempre fatto il mio dovere, ho sempre servito lo Stato anche se a volte accadono cose che non fanno piacere, ma fa parte del mestiere» (a Francesco Viviano). Il Tribunale di Palermo l’ha assolto da tutte le accuse il 17 luglio 2013. In quell’occasione ha dichiarato: «Avete torturato per cinque anni un uomo che ha dato l’anima per lo Stato» [Giovanni Bianconi, Cds 18/7/2013].
• Il 28 ottobre 2010 è risultato indagato dalla Procura di Palermo con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta Stato-Mafia. L’8 marzo 2013 è stato rinviato a giudizio.
• È stato consulente per la sicurezza di Gianni Alemanno dal 2008 al 2013. Il suo stipendio era di 108 mila euro lordi all’anno [Ernesto Menicucci, Cds 7/10/2010].