Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Vincenzo Montella

• Pomigliano d’Arco (Napoli) 18 giugno 1974. Allenatore. Dal 2012 alla Fiorentina, prima Catania e Roma. Ex calciatore. Attaccante, dal 1999 al 2007 e dal 2008 al 2009 con la maglia della Roma, squadra con cui vinse lo scudetto nel 2001 e chiuse la carriera nel 2009. Ha giocato anche con Empoli, Genoa, Sampdoria e in Inghilterra col Fulham. Con la Nazionale fu nel 2000 vicecampione d’Europa (in tutto 20 presenze e 3 gol). Detto “Aeroplanino” perché dopo ogni gol mimava un aereo con le braccia tese.
• «A dieci anni giocava nella squadra giovanile del paese, l’Us Nicola. E faceva il portiere. “Ma un giorno che proprio non ci riusciva di fare gol mi lanciai in attacco. E, un dribbling dopo l’altro, arrivai alla porta avversaria. Io ho iniziato a giocare in strada. Partite che non finivano mai, tutti contro tutti: dovevi prendere la palla e dribblare chiunque. Mi andò bene, quella volta. Entrai in porta col pallone, fu la rete della vittoria”. Il signor Carlo era a bordo campo e a fine partita gli andò incontro: “Tu devi fare l’attaccante, non il portiere. E io ad ogni gol che segni ti do mille lire”. Vincenzo forse allora si divertiva più a parare che a tirare in porta. Ma il premio gli fece troppo gola: “Forse per lui non fu un grande investimento. Ma per me sì: vincemmo tre campionati di fila, esordienti, giovanissimi, allievi. E io feci caterve di gol”» (Stefano Petrucci).
• Il padre Nicola è falegname: «Niente, non c’è stato modo di trasmettere la vocazione a Vincenzo. Volevo crescesse falegname, e lui stava sempre col pallone tra i piedi. Una volta gli ho messo in mano gli attrezzi e lui promise: “mo’ e mai più”. A Empoli lo chiamarono a dodici anni: mi opposi, come tutta la famiglia. Troppo piccolo per andarsene di casa» (ad Alessandra Gozzini) [Gds 1/5/2014].
• Dall’ex moglie Rita Iannacone ha avuto il figlio Daniele, calciatore anche lui. Dalla compagna Rachele Di Fiore, ex soubrette, i figli Maddalena ed Emanuele.