31 maggio 2012
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Biografia di Antonio Monda
• Velletri (Roma) 19 ottobre 1960. Giornalista. Critico cinematografico e letterario. Scrittore. Scrive, tra l’altro, su Repubblica e Vogue. Per Rai News 24 cura la rubrica Central Park West. Vive da molti anni negli Stati Uniti, dove insegna presso il Film and Television Department della New York University.
• «Frequento gli Stati Uniti dal 1979, anno in cui mia madre mi regalò un viaggio dopo la maturità. Ci ho passato due mesi, gli ultimi cinque giorni a New York, mi hanno folgorato. Sono arrivato qui in un pomeriggio dei primi di ottobre: il tempo perfetto, al tramonto, ma erano già accesi i grattacieli quindi c’era quella combinazione che qui chiamano magic hours, e io rimasi incantato, e un tassista che mi portava dall’aeroporto all’albergo capì la mia emozione e mi disse: “Benvenuto nel cuore del mondo”».
• «Sono laureato in legge, perché sono figlio di un avvocato. Ho perso mio padre quando avevo quindici anni e l’unica promessa che mi fece fare mia madre era di prendere una laurea possibilmente in quella direzione lì. Mi sono laureato abbastanza mediocremente, 100 su 110, già lavoravo come assistente alla regia nel cinema e mi ricordo che di notte giravo un film come assistente e di giorno andai a laurearmi».
• Cattolico e anticonformista, a New York dal 1984 «con moglie, due gemelle (Caterina e Marilù) e senza alcun tappeto rosso, dopo aver lasciato repentinamente l’Italia a causa della disavventura giudiziaria che è costata la vita politica, e poi quella fisica, a suo zio, l’ex ministro Dc Riccardo Misasi, accusato di mafia e corruzione, poi assolto pienamente in giudizio. La caduta dello zio, ha detto Monda al Times, è stato “il dolore più grande della mia vita, dopo la morte di mio padre”. Il suo primo lavoro a New York è stato quello di super intendent, cioè di portiere-custode di un palazzo dell’Upper East Side. “Ero il peggior custode di tutti i tempi”, ha detto Monda al Times, infatti si serviva dell’aiuto (retribuito) del custode del palazzo accanto per risolvere i problemi dei suoi ignari inquilini. Tredici anni dopo, scrive il New York Times, Monda è diventato “un’istituzione culturale italiana”, come possono testimoniare attori, scrittori e intellettuali connazionali che passano da New York e finiscono per incontrare a casa Monda i loro miti americani: da Philip Roth a Jonathan Franzen, dai fratelli Coen a Matt Dillon» (Christian Rocca).
• «È tramite Monda che Sorrentino conosce David Byrne e lo fa recitare nel suo film americano, in cui Monda appare in un cameo seduto su una panchina di Central Park» (Francesco Pacifico) [S24 25/6/2013].
• Il suo studio è a Broadway, «la stanza è piccola, c’è una targa con una frase di Churchill: “Never Never Never Quit”» (Francesco Pacifico).
• Tra i suoi libri: il romanzo Assoluzione (Mondadori, 2008), il libro intervista con Ennio Morricone Lontano dai sogni (
Mondadori, 2010), L’America non esiste (Mondadori, 2012), Nella città nuda (Rizzoli 2013) e La casa sulla roccia (Mondadori, 2014).
• Il fratello Andrea è autore di numerosi saggi sulla narrativa fantastica di Tolkien e Lewis, oltre che di Benedetta Umiltà, saggio su Papa Benedetto XVI.