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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Andrea Moltrasio

• Bergamo 7 ottobre 1956. Imprenditore (vernici e sanità). Presidente del Consiglio di sorveglianza di Ubi Banca (dall’aprile 2013), nella quale aveva già ricoperto incarichi dirigenziali. Dal 2005 al 2010 è stato vicepresidente di Confindustria (presidente del Comitato tecnico Europa, sia con Luca Cordero di Montezemolo, che nel primo biennio di Emma Marcegaglia). Fino al 2012 membro del cda Rcs. Dottore in Ingegneria chimica.
• Nel maggio del 2014 la Procura di Bergamo ha aperto un’indagine nei suoi confronti per ostacolo all’attività di viglianza su Ubi Banca. «Il reato si riferirebbe a presunte, gravi anomalie nella modalità di comunicazione riguardo alle indicazioni dei vertici di Ubi-Banca (...) Secondo l’accusa, due gruppi di azionisti della banca (l’Associazione Amici di Ubi e l’Associazione Banca Lombarda e Piemontese, quest’ultima presieduta da Giovanni Bazoli) avrebbero messo in campo, senza che le autorità di vigilanza ne avessero compiuta conoscenza, un sistema di regole tale da predeterminare i vertici di Ubi-Banca» (Stefano Elli) [S24 14/5/2014].
• «Industriale, uomo di cultura e da una decina d’anni anche banchiere. Indipendente da schieramenti politici, espressione della Bergamo laica, ha partecipato solo a una volta alle elezioni, quelle studentesche (vinte) del 1975, al liceo classico Sarpi, nella lista riformista Azione e Libertà, dove militava anche un più giovane Giorgio Gori. Dopo la laurea, con Master of Business Administration all’università californiana di Santa Chiara, Moltrasio si è dedicato alle aziende di famiglia, prima la Icro Didonè (gruppo di vernici speciali, ora diventata Icro Coatings, del quale è consigliere delegato) e in seguito anche la Clinica Castelli, dove è presidente e consigliere delegato» (Sergio Rizzo) [Cds 18/1/2013].

• «È uno che si muove con il passo felpato e non ha molti nemici. Legato a Giampiero Pesenti, che l’ha voluto nel consiglio di Rcs MediaGroup, ha un curriculum confindustriale a 360 gradi. È stato a capo di una territoriale di rango come Bergamo (dove grazie alle sue arti diplomatiche è stata di fatto annessa la Confartigianato)» (Stefano Livadiotti).
• Diceva di lui Mario Caffi (1939-2013): «La sua caratteristica è quella di fare team (…) Un carattere molto forte e quindi talvolta non morbidissimo. Ha avuto anche lui qualche contrasto, anche se l’ha sempre affrontato con stile e signorilità essendo una persona dalla grande correttezza» [Ecb 21/4/2013].
• «L’ufficio di Andrea Moltrasio da presidente del consiglio di sorveglianza di Ubi era quello storico di Emilio Zanetti (...) I cambiamenti nei quadri alle pareti sono quasi un manifesto programmatico. Entra l’arte contemporanea: Pintaldi, con un tratto a pixel, l’optical art di Dadamaino, il bergamasco Rino Carrara, con due opere multimateriche (“Mi piace quel suo recuperare il bel fare dell’artigianato”) e soprattutto, con apertura all’internazionale, un ritratto, che prosegue sul bordo del quadro, opera del dissidente cinese Ma Liuming, nato nel 1969. Ci sono poi un pregevolissimo Ottone Rosai di fine anni Venti (“Uno dei miei artisti preferiti: è una via di Firenze, città che vuol dire cultura”) e, in un angolo, un piccolo polittico fondo oro e un quasi altrettanto minuscolo crocifisso quattrocentesco: “Uno spazio di spiritualità in un ambiente laico”. Arriverà anche una vecchia cassaforte in legno, tanto per ricordare che siamo in una banca» (Stefano Ravaschio) [Cds 27/6/2013].
• «Imprenditore, amo la montagna, Bach, Mahler, la scienza. E il mondo classico e il mare degli Dei. Una moglie e due figli meravigliosi» (dal profilo Twitter).