31 maggio 2012
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Biografia di Michele Mirabella
• Bitonto (Bari) 7 luglio 1943. Conduttore tv. Suo programma più noto Elisir. Ha lavorato a lungo in coppia con Toni Garrani (prima alla radio: La luna nuova all’antica italiana, Tra Scilla e Cariddi; poi in tv: Aperto per ferie, Tra Scilla e Cariddi, Ventieventi, La testata). Laurea in Lettere e filosofia (si era iscritto a Giurisprudenza, ma folgorato da una ragazza dalla treccia bionda, la seguì a Lettere, rimase affascinato dalla prima lezione e cambiò facoltà). Laurea honoris causa in Farmacia nel 2001 all’Università di Ferrara. Docente universitario di Sociologia delle comunicazioni.
• «Il merito principale di Michele Mirabella, personaggio dall’ingegno multiforme (autore, attore, conduttore), è di rendere la chiacchiera televisiva una conversazione libera in lingua italiana. Conduttore di Cominciamo bene (ogni mattina su Raitre), Mirabella affronta la ripetitività dell’appuntamento quotidiano con tranquilla rassegnazione, sforzandosi di trasformare i riti del contenitore (l’ospite, l’intervista, l’intrattenimento musicale, la telefonata da casa, il pubblico in studio) in una conversazione leggera, sempre contrappuntata dall’ironia, senza troppi peli sulla lingua, con tempi umani per l’approfondimento degli argomenti» (Norma Rangeri).
• Ha interpretato il “Mega Direttore Naturale Gran Farabut del personale” in Fantozzi subisce ancora (1983).
• Membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Musica per Roma. «Faccio il regista da anni e ho un amore sfrenato per la musica che considero la mia grande “mancanza”. Purtroppo, però, non ho mai avuto abbastanza tempo per coltivare la mia passione per le note».
• Una mancata esperienza radiofonica in Rai grazie a un «concorso per annunciatori dove non avevo fatto domanda io, ma mia mamma, a mia insaputa. Vinsi ma lasciai il posto a un altro ragazzo, perché già io avevo un piccolo posto a Roma, sempre in Rai, come aiuto regista». In radio e in Rai arrivò con La luna nel pozzo.
• Sposato, due figli. «Resto del parere che si dorme insieme per risparmiare sul riscaldamento».
• Ritratto in una foto di alcuni anni fa con Patrizia D’Addario: «Credo fossimo in un ristorante di Bari con un gruppo di persone. Mi sembrò una brava figlia. Si era esibita nella trasmissione di cui ero autore in Rai, non ne ricordo il titolo però. Si chiamava Patrizia Brummel, un nome d’arte che mi fece sorridere. Faceva giochi di prestigio con le carte insieme al fidanzato. Era bravina, una personcina a modo, con una certa eleganza. Raccontava di aver lavorato con l’illusionista David Copperfield. Ci siamo fatti quella foto insieme ma non l’ho più rivista» (a Giovanna Cavalli) [Cds 20/6/2009].
• «Aldo Grasso invidia il mio presunto successo con le donne, il modo di vestire, di essere blasé».
• «Mi piacciono le anonime, quelle che passeggiano e fanno balletti inutili pur di farsi inquadrare. Le famose non mi interessano, sarebbe un incesto professionale.
• Collezionista di orologi.