31 maggio 2012
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Biografia di Vittorio Merloni
• Fabriano (Ancona) 30 aprile 1933 – Fabriano 18 giugno 2016. Industriale. È stato il capo del gruppo Indesit. Fu presidente di Confindustria (1980-1984).
• Gruppo fondato dal padre Aristide, che a suo tempo divise le attività tra i quattro figli: a Francesco (Fabriano 17 settembre 1925) i termosanitari, ad Antonio (Fabriano 19 dicembre 1926) la meccanica, a Ester (Fabriano 3 luglio 1922) altri beni tra cui una quota della Indesit. Vittorio, cui era toccata l’azienda di elettrodomestici, «nell’87 ha deciso di quotarla in Borsa e con i proventi dell’Ipo ha acquistato e rilanciato la Indesit, che allora versava in stato di crisi. Lo stesso Vittorio Merloni ha fatto un passo indietro nel 1996 lasciando tutte le deleghe in mano a Caio, poi nel 2005 ha cambiato il nome dell’azienda di cui è il primo azionista da Merloni Elettrodomestici in Indesit Company. Infine nel 2007 il presidente del gruppo ha apposto il brand inglese Hotpoint sopra quello storico di Ariston, lo stesso marchio che suo padre Aristide aveva inventato cinquant’anni fa» (Sara Bennewitz).
• «Nel 1975 eravamo i più piccoli di tutti. La Candy era più grande di noi, anche la Ignis di Borghi era di un’altra taglia. Per non parlare di Indesit o della Zanussi, che era la numero uno».
• «Una tappa fondamentale è stata l’acquisizione nell’87 di Indesit che era già presente in Gran Bretagna e in Francia. Fu un buon affare: pagammo 50 miliardi rilevando Indesit che era in legge Prodi. Ma di acquisizioni ne abbiamo fatte, dalla Philco in Italia alla Fabrica Portugal in Portogallo, dalla Stinol in Russia alla Hotpoint in Gran Bretagna. Abbiamo investito molto sui marchi e sui mercati. I fatti dimostrano che è stata una scelta giusta» (a Giorgio Lonardi).
• Detiene l’usufrutto (e quindi i diritti di voto) delle azioni della holding di famiglia Fineldo (che controlla il gruppo Indesit). Gravemente malato, a gennaio 2014 il figlio Aristide è stato nominato suo tutore legale dal Tribunale di Ancona.
• «A giugno dell’anno scorso gli oltre duemila dipendenti di Fabriano dell’Indesit si erano presentati in azienda con una maglietta azzurra, con sopra stampata l’immagine di Vittorio Merloni e la scritta “Ci manchi”. Una pacifica forma di protesta contro quel vuoto padronale che all’Indesit c’è da sette anni, da quando l’ottantunenne ex presidente si è ammalato gravemente, lasciando ai figli la responsabilità di mandare avanti un’industria che conta otto stabilimenti nel mondo e dà lavoro a 4.300 italiani, più altri 12 mila all’estero» (Gloria Riva) [Esp, 30/5/2014].
• Sposato con Franca Carloni, quattro figli: Maria Paola, Andrea (vedi schede), Aristide (Roma 4 aprile 1967, gemello di Andrea), Antonella (Roma 31 luglio 1965).