31 maggio 2012
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Biografia di Ricky Memphis
• (Riccardo Fortunati) Roma 29 agosto 1968. Attore. Da ultimo visto al cinema in Un matrimonio da favola (Carlo Vanzina, 2014).
• «Mi piacciono le cose belle, che non so bene quali sono».
• Cominciò a fine anni Ottanta come “poeta metropolitano” con diverse apparizioni al Maurizio Costanzo Show. È noto soprattutto come il Mauro Belli di Distretto di polizia. «Se vai in un commissariato e chiedi di lui ti dicono: “È uno di noi”» (Cristina Caccia). Più di recente in tv in Caccia al re. La narcotici (Raiuno, 2011), Tutti pazzi per amore (Raiuno, 2012), Come un delfino (Canale 5, 2013).
• Lanciato al cinema da Ricky Tognazzi in Ultrà (1991), ha recitato tra l’altro in Palermo - Milano solo andata (Claudio Fragasso, 1995), nei due Immaturi (Paolo Genovese, 2011 e 2012), e in L’ultima ruota del carro (Giovanni Veronesi, 2013).
• «Ricky Memphis nei panni del bamboccione sfortunato con le donne che non vuole mollare i suoi genitori. In un film teorizzava “L’amore è solo un castigo che ci punisce per non essere rimasti a casa con mamma e papà” e faceva sorridere. Urge cambio di personaggio» (Michele Anselmi, Elenco semiserio delle 25 cose più insopportabili del cinema italiano) [XIX 19/11/2011].
• «Ho preso la patente tardi, attorno ai trent’anni: mio padre è morto in un incidente stradale quando ne avevo quattro, per me l’automobile rappresentava il rischio e il pericolo. Sono cresciuto in una famiglia di donne, madri, sorelle, zie, e hanno sempre pensato a tutto loro (...) I primi soldi guadagnati come attore li spendevo in stivali a punta, giubbotti di pelle e alberghi di lusso: ero fissato, ci andavo anche a Roma» (ad Anna Maria Speroni) [Iod 4/6/2011].
• «Facevo il manovale prima di fare l’attore, quindi tutto questo è un di più, sono stato fortunato. Avevo pure iniziato un corso di dizione, poi non c’avevo tempo. Ma lo sappiamo tutti come se parla in Italia. Però io c’ho una pigrizia fonetica. E poi, è stata la fortuna mia, i vari personaggi che ho fatto non hanno mai avuto bisogno di un corso di dizione». «Comunque so recitare anche in italiano, magari non perfetto. Semmai il limite è dei registi che pensano a me solo per quella caratteristica» (a Fabio Forni) [Sec 5/6/2013].
• «Chissà perché quando uno dice “prof” mi viene in mente uno con la faccia di Ricky Memphis» (Umberto Eco, sull’abitudine degli studenti di rivolgersi così ai professori) [Esp 7/5/2014].
• «Mi sono chiamato Memphis in omaggio a Elvis Presley, che amo moltissimo».
• Da giovane praticava pugilato.
• Romanista.
• Dice di leggere la Bibbia tutte le sere. «Sono profondamente religioso, ma per accettarlo ci ho messo del tempo. Da ragazzo vivevo in un ambiente molto di sinistra, dove professarsi cattolico equivaleva a confessare un assassinio. Cercavo la spiritualità nel buddismo, nello sciamanesimo, nei libri di Carlos Castaneda. Poi ho fatto pace con la mia vera fede».
• Divorziato, ora compagno di Alessia, due figli: «Vizio entrambi: quello che faccio con Francesco, lo faccio anche con Maria. Dicono che le bambine sono più affettuose, ma con Francesco ho un legame così stretto che dubito che lei riuscirà a superarlo!». Per le nozze attende l’annullamento del precedente matrimonio dalla Sacra Rota.
• In società con il collega di Distretto di polizia Simone Corrente aveva due ristoranti nel quartiere Testaccio, a Roma, ma li hanno venduti: «O fai l’attore o fai il ristoratore».