31 maggio 2012
Tags : Roberto Mazzotta
Biografia di Roberto Mazzotta
• Milano 3 novembre 1940. Banchiere. Dal 2013 presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Ex presidente della Popolare di Milano (2001-2009). Deputato della Dc dal 1972 all’87.
• «Banchiere con un passato di politico eccellente della Prima Repubblica, e che politico, sceso all’inferno ai tempi di Tangentopoli (qualche giorno di carcere e di arresti domiciliari) poi risorto nel paradiso dei banchieri con assoluzione piena. Un banchiere che, per dirne una, non si è mai astenuto dal dichiarare la sua opposizione a certe operazioni e a certi personaggi, alla scalata della Popolare di Lodi all’Antonveneta, per esempio, ai proclami nazionalistici sulla grande banca del nord di Gianpiero Fiorani in combutta con i furbetti, alla politica protezionistica del sistema bancario sostenuta con forza dal paladino dell’italianità, l’ex governatore Antonio Fazio, uno dei grandi suggeritori delle scalate bipartisan dell’estate. Figlio di un leccese e di una torinese, politico di razza, così l’avevano definito i suoi mentori nella vecchia Dc, da Giovanni Marcora a Mario Segni» (Armando Zeni).
• Tentata una fusione “amichevole” con la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, nel 2008 è finito nel mirino dei sindacati-azionisti decisi a sostituirlo. «L’ex numero uno della Cariplo prova a unire Bpm con la Popolare di Lodi, quindi con la Bper ma l’operazione viene fermata nel consiglio decisivo. E anche con l’aiuto di advisor esplora altre strade (Unipol, Montepaschi, Interbanca, Crédit Mutuel), ma niente da fare. Il progetto Superpopolare tramonta. E insieme tramonta anche la presidenza Mazzotta, che nell’aprile di due anni fa viene abbandonato dai soci dipendenti a favore di Massimo Ponzellini» (Sergio Bocconi) [Cds 16/10/2011].