31 maggio 2012
Tags : Margaret Mazzantini
Biografia di Margaret Mazzantini
• Dublino (Irlanda) 27 ottobre 1961. Attrice. Scrittrice. Nel 2002 vinse lo Strega con Non ti muovere (Mondadori). Con Il catino di zinco (Marsilio 1994) vinse il Campiello. Da ultimo Splendore (Mondadori 2013).
• «Attrice fra le migliori del nostro teatro, che se fosse fatto funzionare a regime si avvantaggerebbe non poco dal suo talento» (Enzo Siciliano), «volitiva e poliedrica, passa indifferentemente dal palcoscenico alla narrativa agli affetti familiari. Legatissima al marito Sergio Castellitto e ai figli (quattro), è la terza di quattro sorelle. Nata a Dublino, da subito si trasferisce a Tivoli. Dal padre Carlo (1925-2006) eredita la passione per la scrittura, dalla madre, Anne Donnelly, pittrice irlandese, il talento artistico. Che si rivela fin da giovanissima quando s’iscrive all’Accademia d’Arte drammatica (Camilleri, che le fu maestro: “Margaret per due anni non ha spiccicato parola”). Nell’82, l’anno stesso del diploma, con il debutto nell’Ifigenia di Goethe viene definita dalla critica la rivelazione del teatro italiano. Nell’85, a Genova, interpreta con Sergio Castellitto le Tre sorelle di Cechov. Lei è già affermata, lui non ancora. Si sposano. “Niente mi fermerà”, dichiarava in quel periodo. E da allora nulla l’ha davvero più fermata. Cinema, tv e, quindi, la narrativa» (Giuseppina Rocca).
• «Mi piace scavare, togliere via sedimenti e terricci, dare luce a chi non ne ha. Perciò ho adorato Dostoevskij e poi Faulkner, Heinrich Böll, Marguerite Duras. E senz’altro Elsa Morante, soprattutto L’isola di Arturo e poi La storia e Aracoeli. Mi innamora la sua capacità di raccontare la storia attraverso le microstorie dei semplici esseri umani».
• Ha adattato il testo de Il dubbio nel quale il marito ha diretto Stefano Accorsi (vedi).
• Ha una brutta calligrafia: «Una scrittura orrenda che non capisco nemmeno io». Prima scriveva a macchina, un’Olivetti classica poi «un giorno sono scesa sotto casa a cercare una di quelle dattilografe che ora sono in via d’estinzione. C’era questa vecchina che batteva a macchina, e le ho dettato Il catino di zinco. Montagne di fogli. Ho capito grazie a lei che c’era qualcosa di buono nei miei libri» (a Laura Fiengo) [Vanity Fair 22/1/2013].
• Carlo Mazzantini (ex combattente Rsi) e la Donnelly hanno avuto quattro figlie: oltre a Margaret, Moira (agente cinematografica), Giselda (attrice, nome d’arte Giselda Volodi) e Cristina (giornalista): «Eravamo quattro figlie, non avevamo tanti soldi. Sono cresciuta fuori Roma, vicino a Tivoli, avevamo una sola macchina e mio padre se la prendeva per andare a lavorare alla Treccani. Noi stavamo là, isolate e facevamo i lavori della campagna. Per questo io sono un fenomeno nelle cose pratiche. Ho una manualità pazzesca». Margaret ha poi quattro figli con Castellitto, ognuno dei quali ha per secondo nome Contento: Pietro Contento, Maria Contenta, Anna Contenta, Cesare Contento.
• «Ogni sera cucino per sei, più amici, fidanzate eccetera. Ho passato le vacanza in cucina. Sono una bestia da soma».