31 maggio 2012
Tags : Rosa Matteucci
Biografia di Rosa Matteucci
• Orvieto (Terni) 1960. Scrittrice. Libri: Lourdes (1998), Libera la Karenina che è in te (2003), Cuore di mamma (2006), tutti editi da Adelphi. Nel 2008 ha pubblicato con Rizzoli India per signorine e nel 2010 è stata finalista al premio Strega con Tutto mio padre (Bompiani). Da ultimo Le donne perdonano tutto tranne il silenzio (Giunti, 2012).
• «Non si può leggerla distrattamente, come si seguono le chiacchiere di una soap. Non è questione di parole difficili o ricercate o sbalorditive come in D’Annunzio o Gadda; il lessico è quello normale, con qualche linea di febbre qua e là. Ma si sente subito che tutto conta, che l’autrice ha in mente un disegno preciso, che se le andrai dietro qualcosa ne ricaverai. Piccoli spostamenti di avverbi, aggettivi divelti dal loro consueto sostantivo, similitudini non bislacche e tuttavia impensate, oggetti quotidiani, “bassi”, infilati tra nobili o tragici eventi. Non c’è alcun virtuosismo, nessuna bravura esibita. Non si ammira nessuna “bella pagina”, ma le tante piccole rugosità, i minuscoli spigoli e sobbalzi, ti tengono sveglio, vuoi sapere dove ti sta portando questa singolare manovratrice» (Carlo Fruttero).
• «Gli scrittori uomini in generale mi piacciono molto più delle donne. Le donne restano gravide, danno la vita, cucinano, per quale motivo dovrebbero pure scrivere? Ci sono mai state scrittrici come Tolstoj e Cervantes?» (a Romana Petri) [Mes 10/4/2010].
• Scrivendo mangia dolci: «Quando ho scritto India per signorine ho ingollato quintali di un biscottaccio indiano insapore. Per Lourdes i “settembrini”». Non sopporta i cattivi odori: «Non esco mai senza una boccetta di lavanda: in un posto affollato verso gocce su un fazzoletto e aspiro» (a Rossana Lacala) [Iod 10/3/2012].
• «Invecchiando sono diventata molto più solare, ho accettato il mio corpo. Prima non sapevo che farmene del mio corpo. Da giovani deve essere un po’ così per tutti. Poi, all’improvviso, ti scendono le tette ma ti accetti» [a Petri, cit.].