31 maggio 2012
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Biografia di Simonetta Matone
• Roma 16 giugno 1953. Magistrato. Dal gennaio 2015 sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma. Già sostituto procuratore presso il Tribunale dei minori di Roma, dal luglio 2013 capo del dipartimento per gli Affari di giustizia del ministero (su proposta dell’allora ministro Annamaria Cancellieri). Dal 2008 al 2010 capo di gabinetto del ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna.
• «Nel 1979, diventa vicedirettore del carcere delle Murate a Firenze, due settimane dopo l’uccisione del medico della prigione in un agguato terroristico alla fermata dell’autobus. Alle Murate ci sono i capi di Prima linea, “un centinaio di personaggi pericolosissimi”. Poi, il trasferimento a Lecco, “in un Tribunale che si occupa di bande criminali, di rapine e di risse fra contadini per il paletto al confine”. Il ritorno a Roma, al Tribunale di sorveglianza di Rebibbia, per scoprire “che i veri condannati sono proprio i parenti del detenuto o della detenuta, sono loro a pagare il prezzo più alto”, poi al ministero con Vassalli e, infine, è un magistrato impegnato nel recupero dei minori a rischio e delle loro situazioni disastrate» (Barbara Palombelli) [Famiglie d’Italia, Rizzoli 2003].
• «È strafamosa: insieme allo psicologo in cachemire Paolo Crepet e al criminologo Francesco Bruno fa parte del trio ospite fisso nei dibattiti su Cogne, la strage di Erba, Garlasco e “via ammazzando” (copyright del Giornale)» (Marco Damilano & Emiliano Fittipaldi).
• Nel 2008 è stata sul punto di essere candidata dall’Udc (prima della rottura tra Casini e Berlusconi).
• Nel gennaio 2015 la nomina a Sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma, arrivata dal plenum del Csm, deliberata all’unanimità.
• Sposata con il giornalista Rai Emilio Albertario, tre figli da due matrimoni.