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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Vittorio Mathieu

• Varazze (Savona) 12 dicembre 1923. Storico. Filosofo. Accademico dei Lincei. Professore emerito di Filosofia morale dell’Università di Torino. «Sono con Burke: “La forma di governo migliore è la monarchia assoluta temperata dal regicidio”. E dall’esecuzione del regicida, aggiungo io».
• È stato membro per dieci anni del Consiglio nazionale delle ricerche, poi del Consiglio esecutivo dell’Unesco, del Comitato premi della fondazione Balzan, del Comitato nazionale per la bioetica. Ha diretto l’istituto italiano di cultura di Bruxelles (1981), dal 1994 al 1997 è stato il rappresentante italiano nella Commissione consultiva del Consiglio europeo contro il razzismo e la xenofobia, Istituita al vertice di Corfù dell’Unione europea. Editorialista del Giornale, dirigente di Forza Italia, nel 1996 provò (fallendo) a farsi eleggere senatore.
• È stato presidente del Collegio dei Probiviri del Pdl, organo che nel 2010 deferì i tre finiani Italo Bocchino, Carmelo Briguglio e Fabio Granata, colpevoli di comportamento dissidente rispetto alla linea del partito.
• Nel 1944, essendosi la famiglia rifugiata in un casolare di Procaria in Val di Lanzo, vennero un giorno i partigiani. La madre Clara stava stirando, il padre stava lì con lei. I partigiani li presero, li portarono al cimitero, li misero contro un muro e li fucilarono. Il padre si chiamava Pietro e lavorava in Fiat. Mathieu ha ricostruito che i partigiani furono mandati nel casolare dalla lettera anonima di uno che voleva prendere il suo posto in fabbrica.
• Ama il bridge. «Pessimo giocatore, si è interessato alla tecnica della prima fase del gioco, la “licitazione” che presenta problemi di teoria dell’informazione; e ne ha elaborato una tecnica specifica, che ha avuto qualche eco con il procedimento da lui chiamato “salto della quaglia”» (Dario Antiseri e Silvano Tagliagambe) [Storia della filosofia vol.14, Rizzoli, 2008, p.347].
• Sposato con Maria Luisa Caligaris, due figli.