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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Daniele Mastrogiacomo

• Karachi (Pakistan) 30 settembre 1954. Giornalista. Di Repubblica. Dal 1990 al 1996 cronista giudiziario, poi inviato speciale, è stato a Kabul, Teheran, Territori palestinesi e Gerusalemme, Bagdad, Tirana, Mogadiscio, Ruanda, Birmania, Haiti.
• Sequestrato in Afghanistan il 5 marzo 2007 dagli uomini del mullah Dadullah, fu liberato il 19 dello stesso mese grazie a uno scambio con quattro talebani prigionieri. L’autista Saye Haga e l’interprete Adjmal Nashkbandi, sequestrati insieme a lui, furono invece uccisi. Sulle polemiche che seguirono (il governo italiano fu accusato di aver pagato un riscatto): «Mi sono sempre sentito estraneo a quanto accaduto dopo la mia liberazione».
• «Quando si seguono le guerre può accadere di tutto. Se si pensa, continuamente impauriti, a cosa può accadere, si rimane a casa (…) ma non avrei mai pensato mi potessero sequestrare, perché m’illudevo che i giornalisti fossero figure neutrali. E invece non è più così» (a Carmen Lasorella).
• «Ha un maledetto difetto. Vuol sempre andare “sul posto”. È l’inguaribile vizio del cronista vero. I giornalisti che raccontano i fatti guardando la televisione, in una stanza d’albergo, come Utrillo dipingeva i paesaggi copiandoli dalle cartoline, lo considerano un peccato imperdonabile» (Bernardo Valli).
• Con Bernardo Valli ha scritto I giorni della paura (E/O edizioni, 2009) dove racconta l’esperienza del sequestro. Nel 2014 (E/O), Cosa sarà del giornalismo: il futuro dell’informazione digitale.
• Doppia cittadinanza, italiana ed elvetica (era svizzero il nonno materno).

• Sposato con Luisella, quattro figli: Michele, Alice, Emanuele e Eduardo.