31 maggio 2012
Tags : Citto Maselli
Biografia di Citto Maselli
• (Francesco) Roma 9 dicembre 1930. Regista. Ultima opera il film-documentario Scossa (2011), realizzato con Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani e Nino Russo. «Veltroni predica l’adeguamento all’esistente. Io non mi adeguo e combatto».
• «Figlio di un intellettuale raffinato che frequenta letterati (da Emilio Cecchi a Corrado Alvaro a Massimo Bontempelli), pittori (da Scipione a Mafai ad Amerigo Bartoli) e musicisti (da Casella a Malipiero), imparentato e figlioccio di Pirandello che molto lo ama, il bambino si forma nel clima culturalmente fervido di una colta élite borghese, dove con una certa elasticità antifascisti (sia pur del genere sommesso dei “mormoratori”, come suo padre) e fascisti in qualche modo convivono e familiarizzano. Con la guerra si manifesta la vocazione politica e l’adesione al Partito comunista, nei cui ranghi appena quattordicenne tenta vanamente di entrare; e altrettanto presto si accende (scatenata dalla visione di L’age d’or di Buñuel/Dalì e di Giovanna d’Arco di Dreyer) la passione per il cinema» (Alessandra Levantesi).
• Diplomatosi diciannovenne al Centro sperimentale di cinematografia, lavorò come aiuto regista di Antonioni, Visconti e Pasolini. Esordio registico nel 1949 con Bagnaia paese italiano poi, tra gli altri, I delfini (1960), Gli indifferenti (1964), Lettera aperta a un giornale della sera (1970), Il sospetto (1975), Storia d’amore (1986), L’alba (1990),Il compagno (1999), Le ombre rosse (2009).
• «Nei miei film, da Gli sbandati, finanziato personalmente da Nicola Caracciolo con i soldi di una sua eredità e stroncato dall’Unità, a Gli indifferenti, distrutto dai critici militanti perché non ambientato durante il fascismo e interpretato da attori stranieri, a Lettera aperta a un giornale della sera fino al Sospetto, condannato sull’Espresso da Pietro Ingrao e Giorgio Amendola perché irriverente e ingeneroso con il partito, salvato poi da Luigi Longo con un “Bravo Maselli!” pronunciato dopo una gelida proiezione alle Botteghe Oscure, ho sempre cercato di spiegare come è stato difficile, per me, ma anche per tanti, conciliare la vita personale con quella del partito e l’essere nato borghese con l’adesione agli ideali marxisti» (a Barbara Paolombelli).
• Nel 2010 partecipò alla manifestazione di Piazza Navona contro la legge-bavaglio. Ha manifestato simpatie per Nichi Vendola.