31 maggio 2012
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Biografia di Elsa Martinelli
• (Elsa Tia) Grosseto 30 gennaio 1935 - Roma 8 luglio 2017. Attrice. «Anziché sognare il principe azzurro, volevo essere io a scegliere».
• Settima di otto figli (sette femmine e un maschio). Padre Felice, usciere delle Ferrovie dello Stato, madre Santina. A Roma dal 1944, a scuola fino alla quinta elementare, a undici anni infilava perline in un negozio di cappelli, a 14 faceva la commessa in un bar del Tritone, poi la cassiera in un bar di piazza Quadrata. Entrata in una boutique di via Frattina per comprare una gonna, incontrò Roberto Capucci che innamoratosene all’istante la portò a fare l’indossatrice nelle sfilate di alta moda. Prese parte a L’uomo e il diavolo di Autant-Lara (1954), Life le diede una copertina, Kirk Douglas la portò in America per Il cacciatore di indiani.
• Una settantina di film, tra cui La notte brava (Bolognini 1959), Il processo (Welles 1962), La decima vittima (Petri 1965).
• «Il titolo cui era affezionata e che le aveva dato il massimo premio al Festival di Berlino nel ’56 era Donatella di Mario Monicelli, storia di una povera ragazza che, restituendo una borsa ritrovata, entra in un giro di vip e viene scambiata e corteggiata dal nostro Ferzetti come una riccona. Insomma, la nostra Sabrina: Martinelli era elegante, di un fascino un poco altero e misterioso che ha resistito alla scalata degli anni anche quando il successo è scemato e la star si esibiva come ex star nei salotti dei talk tv del pomeriggio, sempre a rischio gossip ma senza scadere» (Maurizio Porro).
• Ha anche inciso un disco come cantante e presentato il Festival di Sanremo nel 1971.
• «Nell’Italia che si risollevava dalle macerie della guerra Elsa regalò al pubblico la scintillante favola di una Cenerentola moderna: nata in una famiglia molto umile , scalò uno a uno i gradini del successo e dell’affermazione sociale fino a diventare una celebrità internazionale» (Gloria Satta).
• «Dolce e androgina, ragazza acqua-e-sapone e vamp tentacolare, sofisticata musa della couture e grinta da maschiaccio, incantevole frutto popolare e icona pop di tutte le nouvelles vagues, infaticabile self-made woman e divina mondana del jet-set. Non c’era una regola che potesse inquadrarla, spiegarla, imprigionarla nell’Italietta degli anni ’50 che spasimava per le maggiorate. Gli zigomi esagerati, i sorrisi travolgenti, le gambe snelle e interminabili, quella voce bassa alla Marlene» (Massimo Di Forti).
• «Elsa è stata la più sexy di tutte» (Carlo Vanzina).
• «L’inglese era la sua seconda lingua, così accompagnava le dive americane in visita a Roma. Della Hepburn fu amica» (Enrico Lucherini).
• Da ultimo duchessa cattiva in Orgoglio 3 (2004): «La parte della cattiva me l’hanno offerta perché ho il fisico del ruolo. Alta un metro e 76, altera, con i vestiti che mi stanno a pennello. Cosa potevo fare, la suora? La nonnina con l’uncinetto in mano?».
• Ha conosciuto tutti i divi di Hollywood della sua epoca: Gary Cooper: «Ha bevuto champagne dalla mia scarpa di raso per darmi il benvenuto»; John Wayne: «Uno degli uomini più raffinati che abbia conosciuto» ecc. Ebbe una storia d’amore con Frank Sinatra.
• Nel 2004 disse di continuare a far sesso e di non sentire il peso dell’età: «Desiderio e libido sono attivi come a cinquant’anni».
• Tra i partner illustri: Robert Mitchum, Anthony Perkins, John Wayne, Charlton Heston, Richard Burton, Gerard Philiphe, Jean Marais.
• Divorziata dal conte Franco Mancinelli Scotti (da cui la figlia Cristiana) e dal fotografo Willy Rizzo.
• Aveva casa a Roma, nei pressi di piazza del Popolo.
• Ha raccontato la sua vita in Sono come sono. Dalla dolce vita e ritorno (Rusconi, 1995).