Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Pippo Marra

• (Giuseppe Pasquale) Castelsilano (Crotone) 21 novembre 1936. Giornalista. Padre e padrone dell’agenzia AdnKronos, nata nel 1963 dalla fusione della Kronos, fondata nel 1951 da Pietro Nenni, con l’Adn (Agenzia di notizie), nata nel 1959 per iniziativa di Amintore Fanfani. «A me la notizia provoca ancora un orgasmo».
• Figlio di Ignazio, calabrese partito nel 1909 da Castelsilano per andare a cercar fortuna negli Stati Uniti: «Ritornò al suo paesello sulla Sila, dove anch’io sono nato, dopo 30 anni. Era diventato cittadino americano e aveva contribuito alla creazione di una fabbrica di legname in California. Ancor oggi ricevo i dividendi delle sue azioni».
• Professionista dal 1965, assunto al Roma, entrò nell’agenzia come fotografo: «Pier Francesco Pingitore, il regista del Bagaglino, mi segnalò al direttore Fulchignoni. Subito dopo cominciai a comprare dalle Poste quintalate di telescriventi in disuso. E trent’anni fa rilevai l’agenzia dall’industriale farmaceutico Fulvio Bracco, che era subentrato nel 1970 a Fulchignoni».
• «Ultimo editore puro sulle orme di Arnoldo Mondadori, Angelo Rizzoli ed Edilio Rusconi, il proprietario-direttore dell’Adnkronos trae i suoi guadagni solo dalle notizie. I suoi terminali hanno battuto con largo anticipo l’arresto del cardiochirurgo Carlo Marcelletti, così come era accaduto in passato per la liberazione del generale James Lee Dozier rapito dalle Br, per la guerra del Golfo, per l’uccisione di Giovanni Falcone, per la morte di Gianni Agnelli» (Stefano Lorenzetto).
• «Le tecnologie corrono, mentre i giornalisti camminano. Lentamente. I lettori sono attivi, commentano, correggono, intervengono. Un qualunque cittadino/blogger con una telecamera può fornire più informazioni di un inviato. Penso che i giornalisti si dovrebbero adeguare. Armarsi di telecamera e cominciare a produrre contenuti nuovi. Invece si rifiutano» (a Vittorio Zincone).
• A marzo 2014 duramente contestato dai giornalisti dell’AdnKronos per aver annunciato 23 licenziamenti collettivi nonostante l’agenzia avesse chiuso l’ultimo bilancio in utile. Ha poi vietato uno spazio sindacale per riunirsi in assemblea minacciando l’intervento della polizia e ha infine proposto di ritirare i licenziamenti in cambio della rinuncia volontaria dei lavoratori a tutta una serie di prerogative. «Ma al Cavaliere del Lavoro Marra poco importa. “Io non sono Marchionne, sono Marra”, commenta rivendicando che quella della sua azienda “è una normale esigenza strutturale e di rinnovamento” (…) Soltanto nel 2012, per esempio grazie al solo incarico di amministratore unico dell’AdnKronos (di cui è anche direttore) ha incassato un emolumento di 875mila euro compresa l’indennità di fine mandato. In pratica poco meno del 10% di quanto la sua agenzia ha ricavato dalle convenzioni governative, cioè una decina di milioni su un fatturato complessivo di 21,3 milioni di euro. Senza contare che al “gettone” di amministratore di Adn Kronos spa va aggiunto anche quanto Marra percepisce da tutte le altre società del gruppo editoriale controllato dalla sua Gmc che il Cavaliere guida insieme alla moglie Angela Antonini. Per avere un’idea basta pensare che nel 2012 il consiglio di amministrazione della holding a capo del polo editoriale che dall’agenzia stampa ricava il 72% del suo fatturato, ha complessivamente incassato 1,581 milioni di euro sotto forma di compensi dalle controllate» (Iotti e Scacciavillani) [Fat 6/3/2014].
• Grande amico e confidente di Francesco Cossiga: «Dal 1963. Fu Carlo Pesenti a presentarmelo. Prima gli davo del tu. Dal giorno che fu eletto presidente della Repubblica sono ritornato al lei. È stato mio testimone di nozze».
• «Una volta Lilli Gruber mi ha chiesto a chi mi ispirassi. Risposta? A nessuno, a me stesso. Io la notte dormo poco e penso, progetto. Anche quando sono con le mie mucche in campagna».
• Si sveglia alle cinque tutte le mattine. «E alle sei e mezza ho già letto tutti i giornali. E quando la mattina presto mi capita di incontrare un collega e mi accorgo che non ha letto i quotidiani, mi innervosisco».
• Membro del cda dell’As Roma (entrò all’poca della famiglia Sensi, mal sopportato dalla nuova proprietà statunitense).
• Due figli gemelli, Giuseppe Jr e Pietro, nati nel 2008 dalla moglie Angela Antonini, imprenditrice cementiera 33 anni più giovane.