31 maggio 2012
Tags : Giuseppe Marcianò
Biografia di Giuseppe Marcianò
• Locri (Reggio Calabria) 2 gennaio 1979. Ufficialmente commerciante (vendeva tute sportive), secondo le informative della polizia trafficante in cocaina e armi. In passato collaboratore dell’onorevole Domenico Crea, allora presidente del gruppo del Ccd. Detenuto al 41 bis nel carcere dell’Aquila, fu arrestato il 21 giugno 2006, con l’accusa di concorso nell’omicidio di Francesco Fortugno (vedi Alessandro Marcianò), in qualità di mandante (come il padre Alessandro, caposala nell’ospedale di Locri) ed esecutore (accompagnò in macchina il killer sul luogo del delitto, così come raccontò ai giudici Domenico Novella, accusato dello stesso delitto). Provò a crearsi un alibi: all’ora di pranzo si sarebbe recato con la famiglia a pranzo in un ristorante insieme ad una coppia di amici e poi in un centro commerciale in una situazione di tempo e di luogo incompatibile con la partecipazione diretta all’omicidio (produsse lo scontrino di un acquisto con su scritto ore 16.48 e la stessa data dell’omicidio, che fu commesso alle 17.30). Nell’emettere l’ordinanza di custodia i giudici scrissero che da Cinquefrondi a Locri ci voleva meno di mezz’ora (perciò avrebbe fatto in tempo a rientrare per partecipare al commando), e comunque che il proprietario del ristorante aveva dichiarato di conoscere i suoi amici ma non il Marcianò.
• Movente dell’omicidio, far subentrare Domenico Crea a Fortugno nella carica di vice presidente della Regione Calabria. «Peppe (…) lavorava nella segreteria di compare Mimmo e forse sarebbe andato a Reggio, al Consiglio. Un buon ufficio, una scrivania e, soprattutto, tante pratiche – soldi, finanziamenti, raccomandazioni per gli amici – da controllare. L’elezione di Fortugno – è la tesi dei pubblici ministeri – scompagina i piani del caposala e dei suoi illustri compagni, i Cordì» (Enrico Fierro). Il 3 ottobre 2012 è stato condannato in via definitiva all’ergastolo.
• La sera dello scrutinio delle elezioni regionali in cui vinse Fortugno, e perse Crea, il Marcianò fu intercettato più volte mentre parlava con Crea. «Onorevole, Giuseppe sono. Qui due seggi sono chiusi, ce ne sono altri due. La differenza tra noi e Fortugno sono massimo 50-100 voti, non più di questo. Un’altra oretta qua a Locri e si perde, perché ci sono duecento schede da contestare, avete capito, stanno contestando e non possiamo dire precisamente quant’è. Adesso vado a Siderno, voi i voti di Siderno ce li avete?». Crea: «No, cazzu, no». E così via.
Siderno ce li avete?». Crea: «No, cazzu, no». E così via.
• Arrestato per associazione mafiosa il 28 gennaio 2008, il 22 dicembre 2011 è stato assolto in appello (operazione “Onorata Sanità”, tra gli altri arrestati anche l’onorevole Domenico Crea, tutti accusati di associazione mafiosa, referenti i Morabito di Africo, reati commessi ai danni della sanità pubblica).
• Sposato, due figli. (a cura di Paola Bellone).